SUSINE, UNA CAMPAGNA POSITIVA CHE SI PREPARA A SALPARE VERSO I MERCATI D'OLTREMARE ... CON GIANNI AMIDEI – CONSIGLIERE DELEGATO E RESPONSABILE COMMERCIALE ALEGRA

SUSINE, UNA CAMPAGNA POSITIVA CHE SI PREPARA A SALPARE VERSO I MERCATI D'OLTREMARE ... CON GIANNI AMIDEI – CONSIGLIERE DELEGATO E RESPONSABILE COMMERCIALE ALEGRA
Marzocchi – La frutta estiva quest'anno ha risentito trasversalmente del maltempo primaverile subendo un generale calo della produzione. E' stato lo stesso anche per la campagna delle susine? Quale bilancio emerge finora dal punto di vista quantitativo e qualitativo delle principali varietà cino-giapponesi (gialle, rosse, nere) ed europee da voi trattate?

Amidei – Al contrario di altri prodotti estivi che hanno risentito negativamente - specie da un punto di vista quantitativo - del maltempo primaverile, le susine sia per le varietà cino-giapponesi (che rappresentano quasi il 90% della produzione) sia per le europee hanno avuto un piccolo ritardo nella maturazione, un paio di settimane circa, ma le rese sono state regolari e talvolta anche abbondanti. Questo aumento è in parte spiegato dai nuovi investimenti produttivi realizzati negli ultimi anni nei nostri areali localizzati in Emilia Romagna, in particolare per le varietà precoci. Dal punto di vista quantitativo per le varietà precoci e medie, quindi, è stata un'annata particolarmente buona e generosa. Come spesso accade quando la produzione è abbondante, la pezzatura tende a calare leggermente. Perciò sui mercati esteri, dove il prodotto viene distribuito principalmente attraverso i canali della Gdo, quello di media pezzatura confezionato in cestino ha trovato una buona collocazione.
Complessivamente siamo soddisfatti anche dell'andamento qualitativo: qui l'unico problema che abbiamo incontrato è stato con le varietà di susine verdi (in particolare T. C. Sun). Queste sono varietà normalmente molto delicate e che tendono a segnarsi, ma quest'anno sono state particolarmente difficili per quanto riguarda la resistenza alla manipolazione.


Marzocchi - Venendo agli aspetti prettamente commerciali, come sta andando la stagione per il prodotto commercializzato fresco? Che evoluzioni ci sono nelle tipologie di prodotti e confezioni richiesti nel mercato italiano e nei paesi esteri?

Amidei – La campagna di commercializzazione del prodotto fresco finora è stata alquanto positiva e caratterizzata da un mercato equilibrato dove la nostra maggiore offerta ha trovato una domanda corrispondete. Da un lato, c'è stata una minore presenza di prodotto spagnolo precoce, specialmente fra giugno e agosto, che normalmente è molto abbondante e a prezzi più bassi dei nostri. Dall'altro, la nostra produzione - come detto prima - è stata più abbondante, aumentando in particolare proprio in questa fase. Questa combinazione di fattori ha creato condizioni molto favorevoli che ci hanno permesso di collocare il prodotto a prezzi soddisfacenti. Questa prima parte della campagna, pertanto, è stata decisamente positiva: ora però siamo in piena fase di raccolta delle varietà tardive, di cui Angeleno rappresenta circa metà della nostra produzione, e per quanto stia andando bene è ancora presto per tracciare un bilancio.
Per quanto riguarda i mercati di destinazione, nella prima parte della campagna abbiamo esportato principalmente nei mercati tradizionali tra cui Germania, Inghilterra, Svizzera e Paesi nordici. Nella seconda fase, che comincia con la commercializzazione della Angeleno, invece, ampliamo il nostro raggio d'azione. In questo momento stiamo programmando spedizioni verso i mercati oltremare, fra cui Nord e Sud America, Asia e Africa, poiché le ottime caratteristiche di conservabilità di questa varietà consentono di predisporre un trasporto lungo anche 30 giorni. In questi mercati, al contrario dell'Europa dove è più richiesto il cestino o vassoio, il prodotto fresco viene commercializzato principalmente in padelle o rinfusa.

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