NUOVA ZELANDA, APPROVATO L'USO DELL'ANTIBIOTICO KASUMIN PER CONTRASTARE LA BATTERIOSI DEL KIWI

NUOVA ZELANDA, APPROVATO L'USO DELL'ANTIBIOTICO KASUMIN PER CONTRASTARE LA BATTERIOSI DEL KIWI
In Nuova Zelanda è stato approvato dall'autorità per la protezione ambientale (EPA) l'uso di un nuovo antibiotico per controllare la batteriosi del kiwi. L'antibiotico Kasumin si applica a spruzzo sulle colture e contiene il kasugamicin – mai usato precedentemente in Nuova Zelanda.
ETEC Crop Solutions Limited nel maggio scorso si è rivolto all'EPA (Environmental Protection Authority) per ottenere il permesso di importare il Kasumin dal Giappone.
Gli esperti dell'EPA hanno approvato l'applicazione, ma hanno imposto anche precise regole per proteggere le persone e l'ambiente. Gli operatori infatti dovranno essere formati e certificati per usare il prodotto in modo sicuro, che dovrà essere spruzzato da terra. La regolamentazione, inoltre, limita la quantità di prodotto che può essere applicato.
L'Associazione Nazionale Apicoltori, comunque, si è detta preoccupata riguardo all'uso del Kasumin: "una delle principali colture proposte per l'utilizzo è il kiwi, che le api impollinano". La valutazione dei rischi non ha identificato alcun pericolo per l'uomo o gli animali, tuttavia non ci sono informazioni sufficienti per valutare gli effetti sulle api, secondo l'associazione.
Parlando a nome di Zespri, della Kiwifruit Vine Health e di NZ Kiwifruit Growers Inc., David Tanner ha affermato che la Psa, scoperta in Nuova Zelanda nel novembre 2010, "secondo uno studio dell'Università di Lincoln del 2012, potrebbe costare al comparto del kiwi diverse centinaia di milioni di dollari nei prossimi 5/15 anni a seguito delle perdite di impianti e di produzione".
Attualmente, poche sono le opzioni disponibili per tenere sotto controllo la Psa e spesso sono ristrette da numerose limitazioni. "Perciò ulteriori opzioni sono necessarie per gestire e ridurre al minimo l'impatto di questa malattia - ha concluso Tanner -. Kasumin è uno strumento efficace che potrebbe contribuire in modo significativo alla gestione della Psa". L'uso dell'antibiotico, inoltre, sarà limitato alla fase prima della fioritura, per cui il rischio per le api di entrare in contatto con il prodotto dovrebbe essere minimo.

Fonte: nzherald.co.nz