PRODUZIONE IN CRESCITA, DIVERSIFICAZIONE ED OTTIMA RACCOLTA PER IL PORRO DI OPO VENETO

PRODUZIONE IN CRESCITA, DIVERSIFICAZIONE ED OTTIMA RACCOLTA PER IL PORRO DI OPO VENETO
Nel Polesine si sta raccogliendo un ottimo porro, un ortaggio la cui produzione è in crescita. Sono soddisfatti a Lusia sia per la sua qualità che per la resa. La coltivazione si sta avvicinando alle 4 mila tonnellate, ma ci sono tutte le premesse per un ulteriore aumento. Si distingue per bontà e delicatezza che sono frutto della ricchezza di sostanze nutritive che le trasmette il terreno alluvionale. Ne sono coltivate diverse varietà: a Lusia si punta sulla diversificazione dell'offerta per essere in grado di assicurare il prodotto per quasi tutto l'anno. È sempre più curata la presentazione, con confezioni che mettono in risalto la qualità, la freschezza, la bellezza dell'ortaggio. Sono state predisposte confezioni studiate su misura, con grande attenzione alla funzionalità ma anche all'estetica e alla maneggevolezza. Sono coltivati porri di diversa calibratura: da un diametro che va da 10 a 20 millimetri per arrivare a un diametro di 40 millimetri. "È una coltura – rileva Massimo Pezzuolo, tecnico di OPO Veneto negli orti di Lusia e dintorni – che si sta affermando sempre più perché è molto versatile in cucina, sostituisce spesso la cipolla, che è della stessa famiglia, e si caratterizza per una maggiore delicatezza e per il sapore più leggero. Il successo è dovuto anche al diverso modo con cui oggi viene posto sul mercato: si presenta, in genere, quasi solo la parte cilindrica bianca, quella commestibile, senza lo scarto delle foglie verdi. È un aspetto questo molto importante per l'appeal che ha sul consumatore".



Nella foto: Massimo Pezzuolo, tecnico di OPO Veneto


Si consuma porro in tutte le stagioni: prevalentemente cotto in autunno e in inverno, fresco in deliziose insalate in primavera e in estate. Le quotazioni del porro – confermano a OPO veneto, associazione di produttori che commercializza una buona quantità di quello proveniente da Lusia – si mantengono sullo stabile, generalmente a livello remunerativo per i coltivatori, soprattutto se lo si confronta con altri ortaggi. Il Veneto è la capitale del porro italiano: qui si concentra poco meno della metà della produzione nazionale, che è di oltre 7.000 tonnellate (dato Istat dello scorso anno). Sono famosi i porri di Lusia, in provincia di Rovigo, di Venezia e di Verona.

Fonte: OPO Veneto