SULLE TAVOLE DEI VIENNESI PER LE FESTIVITÀ DI FINE ANNO ANCHE IL JACKFRUIT, IL FRUTTO PIÙ GRANDE AL MONDO

SULLE TAVOLE DEI VIENNESI PER LE FESTIVITÀ DI FINE ANNO ANCHE IL JACKFRUIT, IL FRUTTO PIÙ GRANDE AL MONDO
Si chiama jackfruit o giaca (Artocarpus heterophyllus), è il più grande frutto esistente tra quelli che crescono sugli alberi. Lo abbiamo scovato al Naschmarkt di Vienna, vivace mercato all'aperto in cui si condensano oltre 120 bancarelle e stand di frutta e verdura e si possono acquistare ed osservare tante varietà di ogni genere e paese - dall'Austria all'India - intervallate da banchi del pesce famosi per la degustazione di ostriche e vino.
Attraversando il serpentone di banchi coloratissimi e carichi di prodotti, il jackfruit non può passare inosservato: di forma ovoidale e dimensioni quasi due volte quelle di una zucca (può superare i 40 cm di diametro e i 30 kg di peso), il frutto cresce su una pianta originaria delle pendici meridionali dell'Himalaya orientale (India) ed oggi abbastanza diffusa anche nei paesi subequatoriali. La buccia matura si presenta di un color giallo scuro, mentre la polpa sfuma da tonalità di giallo chiaro a toni più intensi.
Il jackfruit è buono: il sapore a metà fra quello della mela e dell'ananas lascia un retrogusto di vaniglia. Si consuma principalmente fresco, disidratato o fritto come una patatina, mentre in alcuni paesi è utilizzato anche per ottenere una bevanda alcolica, oppure, usando il frutto ancora poco maturo, si ottiene una farina utile per cucinare molte specialità esotiche. I grossi semi contenuti all'interno invece vengono cotti con un procedimento simile a quello utilizzato per le caldarroste.





Per il resto, l'assortimento del reparto ortofrutta nei supermercati di Vienna, alla viglia delle festività di fine anno, si presentava come un "potpourri" di prodotti freschi, dalla I alla IV Gamma, tradizionalmente diffusi nei principali paesi Europei tra Natale e Capodanno: accentuata la presenza di uva, frutta secca ed esotica mentre l'offerta di vegetali e ortaggi, come abbiamo potuto osservare in un punto vendita ad insegna Billa immerso nel cuore di Vienna, era caratterizzata da prodotti che si incontrano spesso nella cucina tipica viennese, con diverse varietà di brassicacee, tra cui ad esempio il cavolo rapa (vedi foto) di provenienza italiana.  (c.m.)
 




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