Ciliegie, più ombre che luci. Pezzo: l'Italia perde terreno

Qualità ok ma vendite sottotono per i frutti veronesi. «Investimenti ed export, competitors avanti»

Ciliegie, più ombre che luci. Pezzo: l'Italia perde terreno
Rush finale per le ciliegie veronesi, che a una settimana circa dalla conclusione della campagna stanno per mandare in archivio una stagione tra luci ed ombre: buona la qualità, un po’ meno la pezzatura, sotto le aspettative le vendite.

Il bilancio è di  Stefano Pezzo direttore commerciale dell'azienda scaligera di import-export Cherry Passion Srl: “Dobbiamo fare i conti con uno scenario tutt’altro che esaltante per i consumi, particolarmente contenuti sia in Italia che all'estero”, spiega. “Nulla da dire sulle caratteristiche organolettiche del prodotto ma il calibro medio-piccolo - tra 23 e 26 millimetri qui al Nord, a fronte di un calibro piu grosso della Ferrovia al Sud e soprattutto dell’offerta  straniera - ci ha penalizzati; i prezzi sono e sono stati eterogenei a seconda delle varietà, la Mora di Verona resta il cavallo di battaglia, ma non abbiamo registrato picchi e la domanda della grande distribuzione si è rivelata modesta”.



“Ciò che maggiormente preoccupa - prosegue Pezzo - è che il sistema Italia sta perdendo terreno rispetto ai competitor: Spagna, Turchia, Grecia sempre più forti in esportazione mentre Inghilterra, Austria e Germania credono sempre più nel prodotto nazionale  e stanno investendo in superfici e in strutture protette mentre da noi si resta in balia degli eventi atmosferici. In alcuni Paesi della comunità mi risulta ci siano contributi e aiuti per le coperture delle piante ed è questo il passo da fare in futuro, altrimenti rimarremo sempre in balia del tempo senza possibilità di programmazione. Lo stesso vale per il rinnovo varietale: nella Penisola iberica si sta operando per uno svecchiamento, le varietà di riferimento sono grosse e risultano più gradite al mercato. Da noi gli  investimenti sono molto limitati anche perché i costi di produzione sono alti e le entrate coprono a malapena le spese”.

Dopo l’imminente chiusura della campagna del prodotto veronese, Cherry Passion inizierà a commercializzare prodotto turco sino alla fine di luglio che sostanzialmente rappresenta, conclude Pezzo, la “dead linedel consumo di ciliegie in Italia.

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