Da Gullino "Dorelì", kiwi giallo "premium" made in Italy

Con la varietà Soreli, coltivata nel Lazio, il gruppo piemontese punta soprattutto Spagna e Canada

Da Gullino "Dorelì", kiwi giallo "premium" made in Italy
Gullino lancia Dorelì, kiwi giallo della varietà Soreli prodotto nel Lazio che punta alla fascia alta di mercato. Il progetto - presentato ieri in conferenza stampa a Milano da Carola e Giovanni Gullino, amministratori delegati del gruppo piemontese, tra i leader nella produzione ed esportazione di actinidia - sarà supportato da una intensa campagna promozionale che precederà la stagione di esordio, al via da settembre.

Mercati di riferimento per il “kiwi giallo 100% itaiano” saranno i Paesi d'Oltralpe, anche se, è  stato spiegato ieri, sono in corso trattative con un paio di catene distributive italiane: “Sarà un kiwi premium destinato principalmente a Spagna e Canada”, ha spiegato Giovanni Gullino. “La prima già conosce e apprezza questo tipo di prodotto mentre il Nord America ci interessa perché si contraddistingue per una forte richiesta di novità e i consumatori possono permettersi di spendere qualcosa in più; il kiwi in Canada, tra l'altro, è visto ancora come un qualcosa di esotico, quasi di nicchia..”.

Gullino ha spiegato che l'intenzione è quella di proporre un modello di made in Italy agricolo vincente e organizzato, in grado di garantire il controllo diretto lungo la filiera e assicurare qualità costante dal campo alla tavola: “Il nostro gruppo è stato tra i primi a credere e investire sugli actinidia, dagli anni 2000 abbiamo puntato con decisione sul Lazio, dove il clima è ideale per la produzione, prima con Hayward e Greenlight e poi con Sorelì, un frutto che abbiamo potuto sviluppare a piacimento non essendo "ingabbiato" nella logica del “club”. I nostri prodotti sono a residuo zero, certificati, improntanti già dagli anni Novanta a una logica di ecosostenibilità; una fetta della produzione è biologica”.

I volumi “targati” Dorelì saranno variabili: “Dipenderà, stagione per stagione, dalla bontà della materia prima: potranno essere 2, 3 o 4 mila le tonnellate commercializzate, forse qualcosa di più, ma la nostra logica è quella di anteporre a tutto la qualità”.



E'toccato quindi a Carola Gullino illustrare le caratteristiche del frutto e accennare alla campagna promozionale: "Dorelì si può consumare da settembre a gennaio e si contraddistingue per la dolcezza e la succosità della polpa dorata; è un concentrato di vitamina A, C e K dall'effetto antiossidante. Contrasta l’azione dei radicali liberi, rallenta l’invecchiamento cellulare dei tessuti e aumenta le difese immunitarie". Grazie al suo elevato contenuto di fibre, ha aggiunto la Gullino, garantisce un senso di sazietà, mentre il basso apporto di zuccheri e l’alta carica vitaminica lo rendono ideale anche per gli sportivi.

Il progetto di comunicazione, pianificato sulle principali testate trade, sarà affiancato da un’azione sul web, attraverso un mini sito dedicato e la diffusione di un viral video che sarà diffuso sui principali social network. Un’immagine coordinata di materiali btl destinati al trade e la nuova grafica del pack accompagneranno, inoltre, le promo pop in programma con desk degustazione.

Claim di riferimento “Dorelì. Dolce, buono, di successo” per veicolare con immediatezza il suo valore aggiunto identificandolo come prodotto premium destinato ad un target altospendente attento alla qualità e ai benefit funzionali.




38 milioni di fatturato, export al 90% e un pieno di certificazioni

Gullino, con oltre 40.000 tonnellate l’anno, si posiziona al top per la produzione nazionale  di kiwi. Fondata a Saluzzo (Cuneo), in Piemonte, nel 1969 dall’attuale presidente Attilio Gullino, l’azienda è riuscita, nel corso dei suoi 45 anni di attività, a  diventare una delle prime aziende italiane nell'esportazione di questo frutto. Il 70% del prodotto immagazzinato proviene da aziende certificate Global Gap e i 35.000 tonnellate di capacità frigo a disposizione permettono di conservare il kiwi per l'arco dell'intera stagione di vendita che inizia a settembre per concludersi a giugno. La provincia di Cuneo è sede di tre importanti aziende della Famiglia Gullino dislocate tra le zone del saluzzese e del cuneese.

Ma la più importante zona di produzione è il Lazio dove sono ubicate le più importanti aziende della Gullino Union Kiwi, parte del Gruppo Gullino, dalle quali, oltre alle varietà Hayward, Greenlight, nasce Dorelì.



L’azienda ha scelto di certificare il suo sistema di rintracciabilità seguendo lo standard UNI
EN ISO 22005. Non mancano le certificazioni di qualità quali la Global Gap Standard e la Tesco Nurture; a queste si aggiungono le certificazioni specifiche per il biologico.
I frutteti Gullino, inoltre, aderiscono allo Standard globale Leaf Marque, progetto
che si prefigge di dare fiducia ai consumatori sull’attenzione che gli agricoltori
mettono per sviluppare pratiche agricole eco-compatibili. Completano il quadro le certificazioni Brc e la Ifs.

Gullino opera sui principali mercati a livello globale: il 90% della produzione è
distribuita all’estero tra Europa, Stati Uniti, Canada, Emirati Arabi, Cina, Australia,
Nuova Zelanda, Vietnam, Malesia, Messico e Colombia.

Sono inoltre stati raggiunti significativi risultati grazie ad importanti accordi siglati con mercati ad alto potenziale come l’India e il Brasile, oltre che con le principali catene di supermercati inglesi e spagnole.

GULLINO IN CIFRE
- 38 milioni di fatturato
- 4 stabilimenti
- 100 numero dipendenti
- 420.000 quintali di frutta conferita all’anno:
Kiwi: 350.000
Pesche e Nettarine: 50.000
Prugne: 20.000
- Il 40% della merce conferite arriva dalle aziende Gullino
- Quote produzione per area: 40% Lazio, 40% Piemonte, 20% zona del Garda e
Emilia
- Export 90% produzione
- Brands: Gullino Top, Gullino Sugar Top, Gullino Bio, Kiwi d'Or, Frubella

ORGANIGRAMMA
Presidente e Fondatore: Attilio Gullino
Amministratori Delegati: Carola Gullino e Giovanni Gullino

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