Emilia Romagna, crisi pesche: per Copagri serve confronto

Emilia Romagna, crisi pesche: per Copagri serve confronto
In occasione della riunione della Consulta Agricola promossa dalla Regione Emilia Romagna nella mattinata del 29 agosto sulle problematiche della gestione degli interventi Ue per la crisi delle pesche e nettarine delle scorse settimane e per l'embargo russo a numerosi prodotti agro-alimentari, il rappresentante della COPAGRI regionale presente Gennaro Di Tirro, ha chiesto ufficialmente alla Regione di farsi promotrice fin dalle prossime settimane di un confronto fra le organizzazioni agricole e della filiera per affrontare alla radice i problemi delle ricorrenti crisi della peschicoltura.

"Una volta impostata la gestione degli interventi di emergenza (comunque sempre tardivi a causa delle lentezze U.E.), bisogna lavorare sulle cause reali che portano questo importante settore a produrre in perdita. Non abbiamo tratto insegnamento dalle crisi passate" - ha detto Di Tirro - "si ricomincia ogni volta da zero perché non vengono attuati gli impegni assunti, perdendo anni preziosi.

Chiediamo che la Regione si faccia capofila di questo confronto senza attendere la prossima crisi, giungendo a delle proposte concrete da portare al tavolo nazionale e al confronto con le altre nazioni U.E. produttrici di pesche e nettarine (Spagna, Francia, Grecia)".

La stessa riforma dell'OCM ortofrutta (Organizzazione Comune di Mercato) in via di realizzazione da parte dell'U.E. può essere uno strumento utile per favorire il rilancio della peschicoltura. Finora molte competenze nel settore ortofrutticolo (programmazione delle produzioni, prevenzione crisi, promozione, ecc.) sono state attribuite alle O.P. (Organizzazioni di Prodotto), ma se queste non sono in grado di gestirle forse bisogna cambiare radicalmente orientamento, almeno per le azioni di interesse comune che riguardano sia soci sia produttori non soci di O.P.

Per esempio se le OP non riescono a fare un minimo di programmazione delle produzioni perché una parte dei produttori non sono associati, questa dovrà farla l'Ente Pubblico, come fatto per i vigneti in regime di divieto di nuovi impianti (valido per tutti e fatto rispettare).

Copagri Emilia Romagna ha apprezzato la disponibilità dell'Assessore all'Agricoltura Rabboni che ha ribadito l'impegno ad avviare a breve una riflessione sul tema per arrivare ad una proposta organica per tutto il settore pesche e nettarine e prevenzione delle crisi.

Fonte: Lugonotizie.it