Eurispes-Uila: aumenta il lavoro nero in agricoltura

Eurispes-Uila: aumenta il lavoro nero in agricoltura
Aumenta il lavoro nero e irregolare in agricoltura: nei primi 6 mesi del 2014 l'incidenza sul totale è del 32%, quasi il 5% in più rispetto al 2011 e lo 0,3% rispetto allo scorso anno. E' quanto emerge dall'indagine Eurispes-Uila '#Sottoterra', presentata al Congresso del sindacato alimentare, secondo la quale questa piaga dilagante è una 'reazione' al perdurare della crisi, una sorta di 'immersione da sopravvivenza', che potrà essere recuperata solo attraverso chiari segnali sul fronte della riduzione della pressione fiscale e di profondo cambiamento delle politiche del lavoro.

Un fenomeno che, secondo l'indagine, colpisce maggiormente i lavoratori stranieri, che rappresentano la quota più consistente degli irregolari. Isolati e invisibili, questi 'nuovi schiavi', come li definisce l'indagine, vivono spesso in baraccopoli che costituiscono veri e propri ghetti, con paghe ben al di sotto di quanto previsto dai contratti nazionali.

C'è chi riceve 20 euro al giorno in nero, per 12 ore di lavoro nei campi dall'alba al tramonto, corrispondenti a 1,60 euro l'ora, un quinto del minimo sindacale; chi invece 1,90 euro l'ora dalle 5 della sera alle 5 del mattino e chi ancora 35 euro al giorno per raccogliere le ciliegie o 38-40 euro al giorno come bracciante nei campi.

Fonte: Ansa