Riforma biologico: le controproposte di Freshfel

Riforma biologico: le controproposte di Freshfel
Freshfel Europe, l'associazione europea per i prodotti ortofrutticoli, ha espresso tramite un comunicato stampa le sue posizioni riguardo alla riforma dell'agricoltura biologica, proposta dalla Commissione il 24 marzo 2014.

Nel comunicato si afferma che, nonostante la proposta della Commissione Ue abbia molti elementi positivi, tra cui numerose semplificazioni ed una migliore parità di condizioni in tutta Europa, altri non sono realizzabili nel settore ortofrutticolo e, pertanto, è necessaria una importante revisione. In particolare occorre ridiscutere le due proposte riguardanti l'obbligo di conversione totale delle aziende agricole (pena la perdita della certificazione) e l'inasprimento del livello massimo di residui.

In merito alla prima proposta, Freshfel crede che costringere le aziende certificate ad una conversione totale della produzione sia irrealizzabile e costoso e nasconda numerose problematiche sia per i piccoli che per i grandi produttori. Inoltre, la proposta della Commissione di rendere ancor più vincolanti le regole per l'approvvigionamento dei semi non farebbe altro che aumentare i costi e ridurre la disponibilità di quelle varietà poco produttive o meno comuni, proprio perché non profittevoli.

Per quanto riguarda il livello massimo di residui per i fitofarmaci non autorizzati, la Commissione ha proposto di allinearlo ai limiti commerciale validi per gli alimenti per neonati. Freshfel sostiene che questo porterebbe molti prodotti biologici ad essere rifiutati, nonostante in regola con la legislazione di sicurezza alimentare dell'Ue. Tale decisione rischierebbe inoltre di generare molta confusione, in quanto il livello massimo di residui diventerebbe più una barriera commerciale che una Buona Pratica Agricola (GAP).

Per evitare di penalizzare i produttori a causa di eventuali contaminazioni incrociate con campi convenzionali limitrofi, sarebbe più opportuno esaminare caso per caso l'origine della contaminazione ed avere regoli comuni per tutti gli operatori e gli organi di controllo. In aggiunta, Freshfel raccomanda un approccio più dinamico riguardo alla lista di sostanze attive ammesse, favorendone l'introduzione di nuove in grado di migliorare le prestazioni, sia economicamente che in termini di sostenibilità.

Clicca qui per consultare il documento integrale in lingua inglese rilasciato da Freshfel Europe, con tutte le indicazioni sulla riforma Ue dell'agricoltura bio.
 
Traduzione ed adattamento a cura di Italiafruit News. Tutti i diritti riservati.