L'Olanda accusa la Francia: boicotta i nostri ortaggi

Malcontento tra i produttori olandesi. A rischio equilibri commerciali comunitari?

L'Olanda accusa la Francia: boicotta i nostri ortaggi
L'Olanda "stuzzica" la Francia, accusandola di aver cominciato a "snobbare" i prodotti olandesi per favorire nella Grande Distribuzione quelli locali. L'attacco, neanche così velato, lo ha sferrato Jan Huitema, europarlamentare del partito liberale olandese VVD, che stando a quanto riporta il sito olandese blikopnieuws.nl, si sarebbe fatto portavoce del malcontento diffuso tra i produttori olandesi, che hanno visto i loro prodotti sempre meno apprezzati dai clienti francesi negli ultimi tre mesi.

Il destinatario di questo attacco è Carrefour, che dal 14 novembre scorso ha ufficialmente avviato un'attività specifica con Légumes de France, Federazione nazionale dei Produttori di Ortaggi, per supportare le verdure stagionali francesi (per ora carote, patate, rape, cipolle, e scalogno, ma continuerà con i prodotti primaverili ed estivi) in tutti i suoi 1.200 negozi in Francia (vedi Italiafruit News del 21 novembre 2014).

Sostiene Huitema: "I produttori olandesi sono stati boicottati dalla Francia, che è uno dei più grandi importatori dei nostri prodotti. I francesi hanno sempre beneficiato del mercato comune europeo in questi anni ed il fatto che ora chiudano la porta agli altri Paesi membri, è un segnale negativo. Questo loro gesto dà ancor più vigore al tentativo di Putin di mettere i Paesi dell'UE uno contro l'altro".

Huitema ha anche esortato la Commissione Europea ad analizzare la questione ed eventualmente prendere provvedimenti nel caso in cui gli accordi comunitari non vengano rispettati.

Jan Huitema


Spingere i propri consumatori ad acquistare più prodotti locali è una tendenza comune a tutti gli Stati membri; lo era già da un paio di anni, ma si è notevolmente intensificata dopo l'embargo di Mosca. L'osservazione dell'esponente olandese, anche se forse un po' maliziosa, è sicuramente fondata. Quali possono essere le reali ripercussioni di questo trend, non solo sugli equilibri commerciali comunitari, ma anche sui consumatori di ogni singolo Stato membro?

Traduzione ed adattamento a cura di Italiafruit News. Tutti i diritti riservati.