Finocchio, benessere tutto italiano

Qualità e virtù nutrizionali spingono verso un futuro "roseo"; Caligari & Babbi tenta il salto

Finocchio, benessere tutto italiano
Dici "benessere" e dovrebbe venirti in mente finocchio, un ortaggio che sebbene sia ancora sconosciuto da molti Paesi del mondo ha nel cilindro grandi virtù nutrizionali che, insieme all'alto livello qualitativo raggiunto in Italia, ne determinano potenzialità di sviluppo indefinibili ma certe. 

Produzione e consumi... in sintesi

Il nostro Paese è il leader produttivo a livello mondiale, con una superficie investita di oltre 20.000 ettari e una raccolta annuale che si aggira mediamente sulle 470 mila tonnellate.

Disponibile ormai 365 giorni l'anno in Italia presso tutti i canali commerciali, il finocchio è un prodotto i cui consumi rimangono concentrati in "casa nostra", mentre l'estero continua a richiederlo poco pesando circa il 10% della produzione. In Francia e Germania confluisce quasi un terzo dell'export di finocchi coltivati in Italia che, nella sua offerta, propone certamente le varietà più bianche ed attraenti al consumo, grazie al costante e fruttuoso lavoro di miglioramento genetico condotto negli ultimi decenni dalle società sementiere: se si fa un paragone tra le varietà coltivate oggi e quelle di 8-10 anni fa, c'è infatti una profonda differenza  soprattutto a livello qualitativo.

Proprietà nutrizionali: nutriente, dietetico, disintossicante

Il finocchio è un ortaggio ricco di vitamina A (protegge/mantiene sana la pelle e regola il funzionamento della retina e della vista), vitamina B (fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e dell'apparato cardiocircolatorio) e vitamina C (rafforza il sistema immunitario e svolge un'efficace azione antiossidante), ma anche di fibre e sali minerali (potassio, calcio e fosforo) essenziali per la rigenerazione dell'apparato scheletrico e per prevenire crampi e stanchezza. A ciò occorre aggiungere il fatto che presenta un contenuto di calorie estremamente limitato (circa 31 calorie per etto) e pochissimi grassi. Numerosi nutrizionisti, poi, ne consigliano il consumo in caso di inappetenza (mancanza di appetito), in virtù dell'azione dei suoi principi aromatici sulla secrezione gastrica. Infine, a livello epatico, presenta buone proprietà disintossicanti.

Alleato delle donne

I fitoestrogeni presenti nel finocchio svolgono una funzione equilibrante dei livelli degli ormoni femminili, aiutando a ridurre i disturbi che precedono il ciclo mestruale e i sintomi della menopausa. Un studio recente, inoltre, ha attestato che il finocchio è un alimento che stimola la produzione di latte nelle donne in allattamento.

Quale futuro?

Per valorizzare l'offerta made in Italy presso la Gdo sia italiana che estera servirebbe certamente un lavoro costante per garantire una maggior riconoscibilità alla qualità italiana, ai benefici sopra evidenziati di questo ortaggio e alla facilità di preparazione in cucina. Sta lavorando su questa strada l'azienda Caligari & Babbi di Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) che recentemente ha lanciato il brand "Finò, il finocchio italiano" e attivato un nuovo sito web smart e graficamente accattivante: "Con questi investimenti vogliamo differenziarci dalla massa, per raggiungere anche i clienti più esigenti italiani ed europei. Il nostro export è in crescita costante, tanto che oggi il 40% dei volumi che commercializziamo annualmente (circa 50mila quintali complessivi nel 2014) sono diretti all'estero", dichiara a Italiafruit News Marco Babbi, titolare e responsabile commerciale dell'azienda, che conferma: "I consumi di finocchio proseguono nel loro trend di crescita in tutti i Paesi dell'Europa Occidentale e questo significa che il prodotto sta cominciando ad entrare maggiormente nella cucina quotidiana degli europei".
 
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