Prevenzione e varietà: lattuga e patata ai raggi X a Cesena

Prevenzione e varietà: lattuga e patata ai raggi X a Cesena
Passi in avanti sul fronte della prevenzione delle malattie per la lattuga, e nuove varietà di patate che possono rappresentare una buona alternativa di reddito per gli agricoltori del Cesenate. Se ne è parlato nei giorni scorsi durante un convegno organizzato dal Mercato ortofrutticolo di Cesena, in collaborazione con il Crpv.

A Pievesestina, in una sala gremita, i relatori Silvia Paolini e Paolo Pasotti, entrambi di Astra, hanno fatto il punto delle più recenti ricerche.

Silvia Paolini ha posto l'accento sulla lotta alla fusariosi. "La lotta chimica non ha dato particolari risultati – ha detto l'esperta – mentre ci sono progressi sul fronte delle varietà tolleranti. Le nostre ricerche hanno mostrato che le ditte sementiere hanno fatto notevoli passi avanti nel selezionare materiale tollerante, particolarmente per le tipologie batavia e romana. Permane la difficoltà nell'identificare un gruppo di varietà utilizzabili per cappuccio e foglia di quercia. I parametri di scelta varietale in ciclo estivo sono sempre più influenzati dalla presenza di tolleranza a fusariosi".

Occorre però agire anche in prevenzione. "La scelta varietale deve integrarsi con tutte le buone pratiche agronomiche atte a contenere l'aggravarsi o il propagarsi dell'infezione quali aumentare i tempi di riposo con ampie rotazioni ed evitare spostamenti di residui terricoli".

Pasotti ha posto l'attenzione sulla patata. Ha affermato che per la coltivazione nelle zone di pianura sono da preferire varietà a ciclo precoce. Tali varietà consentono di limitare gli input energetici quali irrigazione, diserbi, trattamenti antiparassitari. Inoltre, occorre impiegare materiali rustici e in possesso di resistenze/tolleranza ai più comuni parassiti della coltura.

Domenico Scarpellini, amministratore del For, la società che gestisce il Mercato di Cesena, spiega i motivi di questo ciclo di incontri. "Siamo certi che il comparto agricolo romagnolo possa essere ancora all'avanguardia nel mondo, ma solo se è in grado di aggiornarsi. Secondo noi la ricerca deve essere a disposizione dei tecnici e degli agricoltori, deve concretizzarsi in cose pratiche, ecco perché promuoviamo questi incontri divulgativi. E' quello che al Mercato cerchiamo di fare ogni giorno: aggiornarci e restare al passo con le innovazioni, in modo da offrire un servizio sempre migliore agli agricoltori e ai grossisti, e un prodotto di alta qualità ai consumatori".