Fruit Innovation: buona la prima, ma manca l’internazionalizzazione

Gli espositori: ok struttura e buyer italiani, poco estero. Edizione 2016 dal 4 al 6 maggio

Fruit Innovation: buona la prima, ma manca l’internazionalizzazione
E' tempo di bilanci per la prima edizione di Fruit Innovation, che da mercoledì 20 a venerdì 22 maggio si è tenuta nei padiglioni 9 e 11 di Fiera Milano.
Gli organizzatori, Fiera Milano e Ipack-Ima, hanno valutato positivamente il debutto senza ufficializzare il numero complessivo dei visitatori professionali che, stando alle prime indiscrezioni, dovrebbe attestarsi sulle 5-6mila presenze. Troppo poche per un evento che aspirava a "dare all'Italia un'unica ribalta fieristica di alto livello nell'anno in cui il mondo guarda a Expo 2015", ma che nel complesso è stato proficuo per gran parte degli espositori italiani rappresentativi del comparto produttivo. Come aspetto positivo emerge infatti l'ampia se non ampissima presenza di buyer di alto livello della distruzione nazionale, specialmente nelle prime due giornate di fiera. Quasi a constatare una maggior attenzione della GDO e DO italiana alle produzioni ortofrutticole nazionali. Pochissimi, al contrario, i buyer e gli operatori provenienti dall'estero, che hanno potuto sperimentare i B2B pomeridiani rientranti nel buyers programme. "In fiera è mancata la parte internazionale – ci ha confermato Salvo Laudani, Marketing manager di Oranfrizer - e sono quindi dispiaciuto perché la concomitanza con l'EXPO Milano 2015 doveva essere una motivazione in più per fare importanti investimenti per poter attirare i buyer esteri".


Salvo Laudani di Oranfrizer. L'azienda ha presentato la nuova spremuta di Arance Rosse e Ficodindia, disponibile a breve per i clienti italiani ed esteri: al gusto si riesce a sentire tutta l'armoniosità e la ricchezza di questi due tipici frutti siciliani.

"Temo che abbiamo perso un altro anno" aggiunge Laudani parlando della necessità dei produttori ed esportatori italiani di avere una fiera nazionale dal respiro internazionale che possa permettere di spingere i nostri prodotti sui mercati esteri. "Ma per farlo bisogna ragionare su logiche d'investimento diverse" chiosa il manager. Sulla stessa lunghezza d'onda Carmelo Calabrese, direttore commerciale della OP Colle d'Oro: "la rassegna è andata bene per la nostra azienda: siamo stati uno degli stand più visitati, ma bisognerebbe anche incentivare i buyer e i clienti esteri a venire; Fiera di Milano garantisce strutture di primo livello e questa location potrebbe dare in futuro grandi possibilità".


Tony Solarino e Carmelo Calabrese della Colle D'oro con i nuovi Deliziorti.

Bruno Francescon, titolare dell'omonima OP, è stato ben impressionato dal livello organizzativo e dalla struttura fieristica all'avanguardia. "L'anno prossimo – sottolinea - esporrò di sicuro: ho visitato la fiera giovedì e il livello qualitativo degli espositori e dei visitatori era molto elevato. Tante catene della Gdo, anche se soltanto italiane. Dobbiamo costruire un'importante fiera nazionale e a Milano, con Fruit Innovation, ci sono le premesse per farla". Riscontro positivo anche per Francesco Delfanti, titolare della Delfanti Trade: "L'afflusso non è stato elevato, ma abbiamo incontrato praticamente solo operatori qualificati e quindi di nostro interesse. Con la nostra clientela classica abbiamo avuto modo di confrontarci per impostare la nuova campagna dell'aglio che partirà a breve".


Nello stand di Delfanti Trade con il titolare Francesco Delfanti.

Matteo Testa, direttore commerciale della San Lidano, conferma: "è stata una fiera proficua più che d'immagine. I big del settore IV gamma sono stati tutti presenti. Ciò non toglie che rimane una fiera di dimensioni molto ridotte". Per Carlo Mazzoleni, Responsabile Vendite Italia e Responsabile Marketing di SAB Ortofrutta, "in fiera si è vista davvero poca gente... dall'estero quasi nessuno. I servizi che garantisce la struttura sono di primo livello e, probabilmente, sarebbe stato meglio legare Fruit Innovation a TuttoFood", l'evento biennale dell'agroalimentare che, svoltosi dal 3 al 6 maggio nella settimana di apertura dell'EXPO, ha attirato oltre 2.100 buyer provenienti da 77 Paesi.


Matteo Testa di San Lidano con le nuove Ciotole di Marzia. La linea è stata recentemente rinnovata nel packaging e si prepara al picco delle vendite nel periodo estivo.


Nello stand Sab con Carlo Mazzoleni.

L'eclettico Claudio Dall'Agata, direttore di Bestack, consorzio italiano dei produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, paragona Fruit Innovation alla prima edizione di Fruit Logistica: "Per essere la prima edizione la ritengo sufficiente e interessante a livello di contenuti. Anche nel 1992 Fruit Logistica era molto piccola, si disponeva su 2-3 Padiglioni e registrava pochi visitatori. Poi negli anni successivi è riuscita a diventare quello che è oggi...". Il Corriere Romagna ha contattato Marco Salvi, presidente di Fruitmprese, associazione che ha promosso la kermesse insieme a Unaproa, Fedagromercati, Confagricoltura, Coldiretti e Fedagri Confcooperative Lombardia: "Come primo anno - dice - tutto sommato il bilancio è positivo. Si può migliorare sul fronte dei clienti esteri"
"I contatti sono stati prevalentemente con buyer italiani, per essere alla sua prima edizione Fruit Innovation si è presentato bene ed è importante che cresca", il parere di Francesco Nicodemo, presidente di Asso Fruit Italia. "Considerata la funzionalità della struttura che lo ha ospitato, ha sicuramente buone prospettive di sviluppo". Aggiunge Andrea Badursi, direttore generale dell'Op che aderisce a Italia Ortofrutta e rappresenta una delle realtà più consolidate del Mezzogiorno d'Italia: “Abbiamo partecipato con curiosità alla fiera e auspichiamo che cresca nei prossimi anni". 



Claudio Dall'Agata e Piero Attoma, rispettivamente direttore e presidente del consorzio Bestack presso lo stand dove è stato lanciato il contest "Il cartone ondulato protegge ciò che ti è caro".

Un ultima novità riguarda le date ufficiali della seconda edizione, che si svolgerà dal 4 al 6 maggio 2016 a Fiera Milano. Gli organizzatori si riuniranno a breve per concretizzare l'obiettivo di "essere uno strumento di riflessione e di proposte per l'intera filiera ortofrutticola italiana". Ma ora la palla passerà al Macfrut (23-25 settembre) di Renzo Piraccini e al centro espositivo di Rimini, che già da giovedì farà vedere la sue potenzialità strutturali a Rimini Wellness.


La novità: molto soddisfatti i responsabili della Fortini Ortofrutticoli, specializzata in sedano e broccolo. Per l'azienda è stata la prima partecipazione ad un evento internazionale del settore.

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