Attualità
Jingold: raccolto record in Cile
Fornari e Armuzzi: kiwi giallo abbondante anche nella "rivale" Nuova Zelanda, sarà un'estate calda
La campagna commerciale 2014/15 del kiwi italiano Jingold si è praticamente conclusa e da diverse settimane il mercato internazionale del kiwi può contare sui kiwi cileni Jingold. Italiafruit News discute dei risultati e delle prospettive sia produttive che commerciali con i responsabili di Jingold, Alessandro Fornari (direttore - nella foto) e Moreno Armuzzi (Marketing e Sviluppo).
Quale bilancio potete trarre dalla seconda parte della campagna italiana?
Per quanto riguarda il kiwi a polpa gialla Jingold la campagna si è conclusa così come era iniziata, con risultati molto positivi ma con il rammarico di aver potuto contare su una produzione inferiore alle attese, a causa dell'andamento climatico anomalo che ha caratterizzato i mesi precedenti alla raccolta.
Diverso il discorso che riguarda il kiwi a polpa verde: in questo caso il mercato europeo e mondiale è stato caratterizzato anche nella seconda parte della stagione dalla presenza di quote importanti di prodotto proveniente da alcuni areali italiani e da altri paesi produttori a prezzi molto competitivi. Non è stato semplice quindi affrontare i mercati con un prodotto premium come il nostro, tuttavia siamo riusciti a mantenere un differenziale di prezzo rispetto alle medie di mercato, continuando in questo modo nello sviluppo del brand Jingold.
Che stagione si sta profilando per il Paese andino dal punto di vista sia produttivo che commerciale? Quali nuovi obiettivi vi ponete?
Dal punto di vista produttivo questa è una stagione molto importante per noi in quanto abbiamo stabilito il record di volume raccolto nella storia di Jingold in Cile. Nel contempo anche la Nuova Zelanda si presenta al mercato con volumi di kiwi a polpa gialla davvero importanti, quindi dal punto di vista commerciale si prospetta uno scenario di sana competizione fra i due principali paesi produttori di kiwi dell'emisfero Sud. Questa campagna estiva sarà fondamentale per riportare il consumo di kiwi a polpa gialla ai livelli raggiunti in passato e confermare in questo contesto il ruolo del marchio Jingold. Il nostro obiettivo principale è proprio quello di incrementare la notorietà del marchio creando forti sinergie con il lavoro che già svolgiamo in inverno dall'Italia, per questo stiamo effettuando investimenti di marketing importanti nei principali Paesi consumatori.
Nei prossimi anni, tra l'altro, dovrebbero essere disponibili i primi frutti delle tre nuove varietà ottenute dall'Istituto di Botanica di Wuhan (Cina): il kiwi a polpa gialla Jinyan, il kiwi a polpa verde dolce Z5Z6, il kiwi a polpa rossa altamente conservabile Oriental Red (Donghong). Quale livello produttivo vi aspettate di raggiungere per la loro prima stagione commerciale?
In questa fase abbiamo ultimato la realizzazione dei primi impianti i cui raccolti saranno quindi disponibili a partire dalla campagna commerciale 2016/2017. Si tratterà di volumi non consistenti, ma sufficienti a lanciare commercialmente le nuove varietà sui nostri principali mercati di riferimento. Quando sarà il momento selezioneremo i mercati strategici e andremo a destinare una piccola quantità a ciascuno di questi mercati per testare la risposta dei consumatori. Contemporaneamente i nostri agronomi continueranno a sviluppare le nuove varietà dal punto di vista tecnico migliorandone le performance; in questo modo ci andremo a preparare sia tecnicamente che commercialmente alla fase 2, che consisterà in una diffusione su larga scala delle nuove varietà.
Copyright 2015 Italiafruit News
Quale bilancio potete trarre dalla seconda parte della campagna italiana?
Per quanto riguarda il kiwi a polpa gialla Jingold la campagna si è conclusa così come era iniziata, con risultati molto positivi ma con il rammarico di aver potuto contare su una produzione inferiore alle attese, a causa dell'andamento climatico anomalo che ha caratterizzato i mesi precedenti alla raccolta.
Diverso il discorso che riguarda il kiwi a polpa verde: in questo caso il mercato europeo e mondiale è stato caratterizzato anche nella seconda parte della stagione dalla presenza di quote importanti di prodotto proveniente da alcuni areali italiani e da altri paesi produttori a prezzi molto competitivi. Non è stato semplice quindi affrontare i mercati con un prodotto premium come il nostro, tuttavia siamo riusciti a mantenere un differenziale di prezzo rispetto alle medie di mercato, continuando in questo modo nello sviluppo del brand Jingold.
Che stagione si sta profilando per il Paese andino dal punto di vista sia produttivo che commerciale? Quali nuovi obiettivi vi ponete?
Dal punto di vista produttivo questa è una stagione molto importante per noi in quanto abbiamo stabilito il record di volume raccolto nella storia di Jingold in Cile. Nel contempo anche la Nuova Zelanda si presenta al mercato con volumi di kiwi a polpa gialla davvero importanti, quindi dal punto di vista commerciale si prospetta uno scenario di sana competizione fra i due principali paesi produttori di kiwi dell'emisfero Sud. Questa campagna estiva sarà fondamentale per riportare il consumo di kiwi a polpa gialla ai livelli raggiunti in passato e confermare in questo contesto il ruolo del marchio Jingold. Il nostro obiettivo principale è proprio quello di incrementare la notorietà del marchio creando forti sinergie con il lavoro che già svolgiamo in inverno dall'Italia, per questo stiamo effettuando investimenti di marketing importanti nei principali Paesi consumatori.
Nei prossimi anni, tra l'altro, dovrebbero essere disponibili i primi frutti delle tre nuove varietà ottenute dall'Istituto di Botanica di Wuhan (Cina): il kiwi a polpa gialla Jinyan, il kiwi a polpa verde dolce Z5Z6, il kiwi a polpa rossa altamente conservabile Oriental Red (Donghong). Quale livello produttivo vi aspettate di raggiungere per la loro prima stagione commerciale?
In questa fase abbiamo ultimato la realizzazione dei primi impianti i cui raccolti saranno quindi disponibili a partire dalla campagna commerciale 2016/2017. Si tratterà di volumi non consistenti, ma sufficienti a lanciare commercialmente le nuove varietà sui nostri principali mercati di riferimento. Quando sarà il momento selezioneremo i mercati strategici e andremo a destinare una piccola quantità a ciascuno di questi mercati per testare la risposta dei consumatori. Contemporaneamente i nostri agronomi continueranno a sviluppare le nuove varietà dal punto di vista tecnico migliorandone le performance; in questo modo ci andremo a preparare sia tecnicamente che commercialmente alla fase 2, che consisterà in una diffusione su larga scala delle nuove varietà.
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