Esselunga a Verona, non c'è pace: ora indaga la Procura

Esselunga a Verona, non c'è pace: ora indaga la Procura
La Procura di Verona indaga sull’insediamento di Esselunga (sarebbe il terzo nella città scaligera) nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di fronte alla fiera. Il tutto a una settimana dal veto espresso dalla Regione che, di fatto, ha bocciato la pratica obbligando il Comune a ricominciare da zero (cliccare qui per leggere). A innescare l’intervento della magistratura, come riporta il Corriere di Verona di oggi, il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Michele Bertucco. Per lui ci sono gli estremi del reato di abuso d’ufficio: nel mirino il primo cittadino Flavio Tosi e il suo ex numero due Vito Giacino, assessore all’Urbanistica prima di dimettersi nel novembre 2013 per un'inchiesta che gli è costata in primo grado lo scorso dicembre la condanna a 5 anni. Ed è proprio l’ultima delibera Giacino, incentrata sull’operazione-Esselunga, a risultare adesso al centro dell’indagine aperta in procura: gli accertamenti non si sono conclusi, il Pm sta attendendo il deposito di una serie di atti e al momento, non compare alcun nome iscritto nel registro degli indagati. 

Esselunga aveva acquistato l’area dalla Polo Fieristico spa (all’85 per cento del Comune, 15 per cento della Fiera) per 27,5 milioni, versando un primo acconto di 5 milioni e riservandosi di saldare il resto a conclusione positiva dell’iter. Dopo il semaforo rosso acceso da Venezia, però, è tutto congelato e la notizia delle indagini in atto da parte della magistratura di certo non faciliteranno lo sblocco dell’impasse.