I kaki maturati in modo naturale "tirano"

"Sfruttano" l'etilene delle mele. E pur costando 30-40 centesimi in più al chilo hanno successo

I kaki maturati in modo naturale "tirano"
Tra i frutti tipici del periodo autunnale vi sono certamente i cachi che negli ultimi anni hanno visto crescere l'interesse e gli investimenti da parte dei frutticoltori nazionali come alternativa alle abituali e poco redditizie colture. Da questo punto di vista, a fianco del loto tradizionale, la produzione ha introdotto le varietà a polpa soda, su tutte il Rojo Brillante. I più importanti areali di coltivazione sono l'Emilia-Romagna e la Campania che detengono rispettivamente il 40% e il 50% della produzione Italiana.

Una delle fasi più delicate nella gestione dei cachi, sia tradizionali che a polpa soda, è la detanizzazione e oggi gran parte del prodotto che troviamo sui banchi del supermercato o tra le file dei mercati all'ingrosso viene gestito con l'impiego di etilene per il loto tradizionale e di anidride carbonica per quello a polpa soda. Esiste, tuttavia, un'alternativa storica nella maturazione e nella detanizzazione dei loti tradizionali che sfrutta la "naturale" capacità delle mele di produrre etilene una volta inserite nelle celle con i cachi.

Diverse sono le aziende che utilizzano questa "antica" tecnica che permette di ottenere un prodotto di alta qualità, adatto ai consumatori più esigenti. Nel Bresciano, ad esempio, molti operatori del dettaglio tradizionale riconoscono come superiore la qualità dei frutti maturati con l'etilene delle mele, e nonostante costino 30-40 centesimi in più al chilo rispetto a quelli a maturati con la tecnica moderna, sono i primi ad essere venduti. Visti i prezzi spuntati nelle ultime sedute sui principali Mercati all'ingrosso (intorno a un euro al chilo), si può trarre la conclusione che a volte il ritorno al passato premia.

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