Radicchio d'oro 2015 a Coop Italia

Manzan premia Iasella: primi a credere nel prodotto. Insigniti personaggi di sport, cultura, ricerca

Radicchio d'oro 2015 a Coop Italia
Sono  Giancarlo Giannini (nella categoria cultura e spettacolo), Davide Rampello (premio Expo), Luca Telese (cultura/informazione), Livia Azzarriti (divulgazione scientifica), Sergio Pecorelli (ricerca scientifica), Eusebio Di Francesco, Silvia Marangoni, Luca Toni (sport), Giorgio Barchiesi e Arrigo Cipriani (enogastronomia), Stefano Zecchi (Cultura) e, inoltre, Coop Italia (categoria sostenibilità e innovazione) i vincitori dei Premi Radicchio d'oro 2015 consegnati ieri sera a Castelfranco Veneto nel corso di una festosa serata. Giunto alla diciassettesima edizione, il Radicchio d’Oro è stato ideato da Egidio Fior, titolare del ristorante che ha ospitato il premio, cresciuto negli  anni grazie all’entusiasmo degli organizzatori, il Gruppo ristoratori del radicchio, ma anche al Consorzio di tutela del Treviso e Castelfranco Igp.  


Un momento della serata: da destra, seduti, Di Francesco, Toni, Giorgio Martino e Marangoni

Prima della consegna dei premi, avvenuta alla presenza di miss Italia Alice Sabatini, gli chef dei "Ristoranti del radicchio", si sono esibiti in una inedita serie di piatti, dai primi, ai secondi, al dessert, ai dolci e al gelato, tutti focalizzati sul tema radicchio.


Manzan premia Iasella

Novità dell’edizione 2015 la categoria “sostenibilità e l'innovazione", con il quale si è voluto
sottolineare come la salubrità del territorio sia la maggiore garanzia della sicurezza di un prodotto e come coltivare la biodiversità diventi un fattore vincente. Il "Radicchio d'oro" nella categoria è stato ritirato da Giuseppe Iasella, responsabile nazionale del settore Ortaggi di Coop Italia "la prima grande catena a credere nelle potenzialità del radicchio e a proporlo, dal 1999, contribuendo attivamente al raddoppio dei consumi dell'ortaggio negli ultimi dieci anni", si legge nella motivazione. 

Il premio è stato consegnato a Iasella da Paolo Manzan, presidente del Consorzio di tutela del rosso di Treviso e variegato di Castelfranco Igp il cui valore alla produzione è passato dai 4 milioni di euro del 2000 agli attuali 50 milioni di euro. "Abbiamo cercato di valorizzare il radicchio non solo dal punto di vista della qualità ma anche della comunicazione, con imballi ad hoc, ed il successo è stato garantito", ha detto Iasella nel ricevere il premio, mentre Manzan ha messo in luce l'importanza della biodiversità soffermandosi anche sul progetto Vero Veneto.

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