Fiera italiana, Di Pisa: possiamo farcela, a patto che...

Il presidente Fedagro: unità d'intenti con il supporto delle istituzioni. L'ideale? Macfrut a Milano

Fiera italiana, Di Pisa: possiamo farcela, a patto che...
Sul tema caldo delle fiere in Italia, di cui da giorni Italiafruit News si sta occupando ospitando interventi di vari esponenti della filiera, dice la sua anche il presidente nazionale dei grossisti di Fedagromercati-Confcommercio, Valentino Di Pisa. Che a Italiafruit News sottolinea la necessità di una scelta unitaria - frutto di una condivisione tra operatori agevolata della politica - e individua in Macfrut la rassegna di riferimento e Milano la sede preferenziale per ospitarla. 

“Come ha scritto la cabina di regia di Fruit Innovation nel documento inviato ai ministeri dell'Agricoltura e dello Sviluppo Economico, c’è spazio per un solo grande evento”, spiega Di Pisa. “Vero, come ha detto il presidente di Fruitimprese Marco Salvi, che siamo in grave ritardo, ma se la forza produttiva e distributiva si muoverà all’unisono e la politica ci metterà del suo per far raggiungere l’agognato accordo, possiamo farcela. Macfrut indubbiamente si è confermata la fiera di settore anche se, tra gli espositori, produzione e commercializzazione costituivano appena il 30% del totale; un numero insufficiente, che può essere visto come punto di partenza, ma deve necessariamente lievitare per arrivare ai livelli di quanto proposto dalla Spagna a Fruit Attraction. Altro punto cruciale, la logistica, fondamentale per decretare il successo di una kermesse internazionale; Rimini è meglio di Cesena, ma certo non ha un aeroporto internazionale. A mio avviso è Milano la sede ideale”.

“Il progetto di una grande fiera italiana può concretizzarsi - ribadisce Di Pisa - i segnali in questa direzione sono più confortanti che in passato; serve tuttavia un’unità d’intenti degli operatori ma anche un impegno istituzionale chiaro e preciso nell’aiutare a fare sistema perché due rassegne, come quelle organizzate nel 2015, non si potranno più fare. Serve necessariamente un salto di qualità, altrimenti meglio concentrarsi sugli eventi esteri...”.

“In questi giorni - conclude Di Pisa - debutta a Ferrara Futurpera, fiera locale di filiera. Mi chiedo: non sarebbe meglio collocarla all’interno di un grande contenitore made in Italy dal respiro internazionale?”.

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