Human Technopole, Fondazione Mach in due centri di ricerca

Human Technopole, Fondazione Mach in due centri di ricerca
La Fondazione Edmund Mach è pronta per entrare in due dei sei centri di ricerca di cui sarà composto, nel progetto attuale, "Human Technopole Italy 2040", il polo internazionale di ricerca e tecnologia applicata dedicato alla longevità, agli stili di vita e all'alimentazione.  Il centro "cibo e nutrizione" sarà coordinato da Roberto Viola, attuale dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, mentre il centro "impatto sociale ed economico" vedrà la partecipazione diretta del professor Andrea Segrè, presidente della Fondazione Mach.

I dettagli di questo progetto sono stati presentati a dicembre a San Michele all'Adige, a margine della seduta del consiglio di amministrazione, dallo stesso Segrè, intervenuto con il direttore generale, Sergio Menapace, e il dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Roberto Viola. Il Cda ha approvato la decisione di incaricare il dottor Roberto Viola di seguire questo importante progetto in cui tutta l'esperienza maturata da San Michele nel settore della ricerca alimentare e dell'agricoltura sostenibile andrà a servizio della salute e del benessere umano. 

"A capo di questo progetto abbiamo messo il nostro peso massimo. E' un riconoscimento dell'attività che ha svolto finora il dottor Viola, che ora avrà un compito più importante: portare la Fondazione Mach e il Trentino ancora più in alto, grazie a un progetto strategico per l'Italia che è Human Technopole" ha spiegato Segrè chiamato invece a contribuire con le sue competenze scientifiche al Centro "Economic and Social Impact", pensato come laboratorio di idee per lo sviluppo di modelli predittivi di interesse anche per gli altri settori, compreso quello delle innovazioni in campo agroalimentare. 

San Michele porterà tutta l'esperienza maturata nel settore della ricerca alimentare e nutrizionale, in particolare la componente "Food for life" finalizzata allo sviluppo di nuovi sistemi agricoli sostenibili, in primis prodotti agricoli più sani e sicuri che richiedano meno input chimici, con avanzati strumenti tecnologici di monitoraggi e di raccolta dati.

Roberto Viola ha spiegato che l'obiettivo del progetto è sviluppare un approccio integrato che sfrutti gli strumenti scientifici più avanzati per definire i meccanismi che determinano salute, qualità e durata della vita.  "La sfida pertanto – ha detto Viola - è di presentare al Governo entro il mese di febbraio un progetto che sia all'altezza delle aspettative. Il gruppo di lavoro creato all'interno della FEM si confronterà a gennaio con la comunità scientifica in modo da dare al progetto un respiro nazionale".

In questo grande disegno l'ente di San Michele collaborerà con l'Istituto italiano di tecnologia di Genova e l'Institute for international interchange di Torino, per un totale di un migliaio tra scienziati, ricercatori e tecnici provenienti da tutto il mondo, oltre a 600 dottorati post laurea.  
L'obiettivo è attrarre le migliori intelligenze del mondo in cinque aree di lavoro: tecnologie per il welfare, medicina di precisione, nanotecnologie verdi e gestione dei rifiuti, valorizzazione del patrimonio culturale italiano e tecnologie multidisciplinari per l'alimentazione.

La conferenza stampa si è svolta al termine dei lavori del consiglio di amministrazione che ha approvato importanti punti all'ordine del giorno, tra cui i documenti programmatici 2016 – 2018, compreso il bilancio di previsione per l'anno 2016 e pluriennale per gli anni 2017 e 2018 e la riorganizzazione del Centro Ricerca e Innovazione. 

Il nuovo assetto organizzativo del Cri che si basa sui seguenti principali aspetti:  riduzione da 5 a 4 Dipartimenti,  accorpamento di gruppi e piattaforme all'interno dello stesso Dipartimento con la riduzione del numero delle unità da 33 a 14, costituzione di una unità trasversale (Unità biologia computazionale) afferenti alla direzione del Centro, costituzione di unità miste di ricerca che collegano i gruppi di ricerca del CRI con il Centro Agricoltura Alimenti Ambiente attivato con l'Università di Trento. A guidare temporaneamente (per un anno, in attesa di un bando di selezione) il Centro Ricerca e Innovazione sarà Annapaola Rizzoli, già dirigente, attualmente responsabile del gruppo di ricerca ecologia animale.

Fonte: Ufficio Stampa FEM