«Orari e servizi, i Mercati cambino passo»

Galasso (Fedagro Pescara): sfida cruciale, pronti a sperimentare

«Orari e servizi, i Mercati cambino passo»
“Il ruolo dei Mercati nel tempo è profondamente cambiato, ma il quadro di riferimento non si è adeguatamente evoluto. Partendo dagli orari, si può e si deve ammodernare un sistema che resta strategico per la distribuzione dell’ortofrutta”. Pietro Galasso, presidente dei grossisti Fedagro-Confcommercio di Pescara non ha dubbi: serve un cambio di passo per elevare servizi ed imprenditorialità, senza eccessive restrizioni e condizionamenti, considerando le esigenze di tutti gli operatori di settore e dei clienti.  

“Il Mercato, fino agli anni Ottanta, era l’unica piattaforma di riferimento”, spiega a Italiafruit News. “Oggi la situazione è totalmente cambiata non solo per l’avvento e la crescita della Gdo, ma anche per le nuove dinamiche inerenti il commercio;  è possibile fare picking direttamente nelle zone di produzione e ricevere in ogni parte del Paese frutta e verdura provenienti da qualsiasi parte del pianeta. I Mercati si stanno adattando, ma in modo lento; sono chiamati a inserire una marcia in più altrimenti rischiano di finire decotti. Dare servizi oltre al prodotto, operare come un’azienda: questo richiede il futuro, questa la strada obbligata”.



Un nuovo corso che, oltre alle esigenze dei clienti, dovrà tenere conto della diversa vocazione dei Centri agroalimentari presenti sul territorio, armonizzando le esigenze delle realtà più legate alla produzione con quelle votate alla ridistribuzione: “un processo difficile ma  obbligato”, commenta Galasso. Che vede di buon occhio il modello cash and carry: “aperti dalle 6 alle 18 con possibilità di carico e scarico anche nelle altre 12 ore: una soluzione che al momento trova impreparati i Mercati vuoi per i costi, vuoi per la struttura. Ma ci si può arrivare”.

Convegno e sperimentazione in vista

A Pescara, in un mercato importante per la produzione locale ma ancora di più per la redistribuzione, con un bacino d’utenza da Termoli e Pesaro, si sta preparando il terreno per voltare pagina: “Stiamo organizzando un convegno per sensibilizzare e approfondire il tema in collaborazione con la Fedagro nazionale”. 



Non solo: “L’orario attuale del mercato di Pescara è dalle 5 alle 9.30 dal lunedì al sabato; stiamo valutando di tenere aperto in via sperimentale un pomeriggio la settimana, probabilmente il venerdì, per dare un indirizzo preciso e cercare di attrarre ristoranti e alberghi”. L’Horeca, in una zona ad alta vocazione turistica come quella servita dal Mercato pescarese, al cui interno sono attive 17 aziende, ha infatti un ruolo primario: “Anche questo è un segno dei tempi che cambiano”, commenta il presidente dei grossisti abruzzesi. “Fino a  20 anni fa i clienti principali erano gli operatori grossisti fuori Mercato, che ora rappresentano si e no il 10% del volume; nel tempo è lievitata l’importanza della media distribuzione e degli ambulanti, mentre la Gdo si rivolge a noi  per le rotture di stock, soprattutto nel fine settimana. Il cambio di orario potrebbe essere la leva per servire meglio queste categorie e intercettare chi non frequenta il Mercato come l’Horeca, che finora si rivolge al cash and carry, e il dettaglio tradizionale, che ha tenuto le posizioni nonostante la crisi ma per il quale non siamo al momento appetibili”.

“Gli operatori pescaresi - conclude Galasso  - sono consapevoli dell’importanza di cambiare: ora si tratta di condividere e confrontarsi, coinvolgendo anche i clienti, per arrivare alla soluzione ottimale”.  

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