Cooperativa Agricola Cesenate, fatturato oltre i 50 milioni

Cooperativa Agricola Cesenate, fatturato oltre i 50 milioni
Celebrata domenica mattina a Martorano di Cesena l’assemblea di Cooperativa Agricola Cesenate, impresa leader nel mondo nel settore della moltiplicazione sementiera.

All'evento hanno preso parte il presidente della cooperativa Giovanni Piersanti, l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, e il presidente di Legacoop Agroalimentare nazionale Giovanni Luppi.

L’85% dell’attività della cooperativa è orientata all’export, in particolare nei Paesi dell’Unione Europea e dell’Estremo Oriente. Il 2015 si chiude per la cooperativa con una liquidazione ai soci di 15 milioni di euro e un valore della produzione di 29 milioni. L’attività svolta da tutte le società del gruppo nel complesso sviluppa un volume d’affari di oltre 50 milioni di euro. Fanno parte della famiglia C.A.C. anche il consorzio Sativa (che tratta prodotti per ditte sementiere nazionali ed estere), L'Ortolano srl (rivendite agrarie e professionali), Organica srl (prodotti finiti per la grande distribuzione), Planta e Ljubo seme (rivolte al mercato sloveno). L'occupazione complessiva è di circa 280 persone.

C.A.C. associa 2.176 imprenditori agricoli distribuiti in Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia (dove C.A.C. ha realizzato già dal 2007 un investimento in strutture e impianti lavorazione), Umbria, Toscana, Abruzzo, Lombardia, Veneto e Friuli. La cooperativa è ai vertici in Italia nella riproduzione di colture ibride, in particolare ortive (come cipolle, cavoli, cicorie, carote, ravanelli), colture industriali (barbabietole portaseme, girasole, colza e soia) e produzione in serra per tipologia di alta qualità.

«Nell’ultimo triennio – ha spiegato il presidente Giovanni Piersanti – abbiamo consolidato un trend positivo, incrementando fatturato e liquidazione ai soci, nonostante il difficile andamento economico del settore agricolo, la grave crisi dei consumi internazionali e i danni derivanti dai cambiamenti climatici, che hanno portato inverni e autunni sempre più piovosi ed estati sempre più siccitose. Il settore della riproduzione di colture da seme è però ancora oggi un comparto con buone potenzialità».

Fonte: Ufficio stampa C.A.C.