Quarta gamma, Cultiva anticipa i trend

Boscolo: strategie senza confini e referenze innovative

Quarta gamma, Cultiva anticipa i trend
Con stabilimenti in Italia, Regno Unito e Usa, il Gruppo Cultiva si posiziona tra i maggiori player italiani del comparto IV gamma, leader in innovazione di prodotto "nutrita" dall'esperienza internazionale. "Viviamo un mondo che in Italia vedremo tra qualche anno": queste le parole del presidente Giancarlo Boscolo (nella foto), nel descrivere i trend sperimentati nel continente americano e in Uk, di cui l'azienda desidera portare qualche "assaggio" nel nostro Paese.

Come sta andando il primo mercato europeo per la IV gamma?
Quello del Regno Unito è da sempre il nostro mercato di riferimento sia per i volumi sia per il numero di referenze assorbite. È il mercato che ha contribuito alla nostra crescita aziendale. La dimensione ed il livello tecnico dei clienti di riferimento in questa regione, che spaziano da Waitrose a Marks & Spencer, sono ancora alla base delle nostre scelte di investimento in qualità e in innovazione tecnica in campo. Per Waitrose, ad esempio, nella nostra azienda di Fiumicino gestiamo quello che viene chiamato "Waitrose Garden", in cui vengono provati gli ingredienti che verranno poi inseriti nelle linea premium del gruppo distributivo inglese.
Entro la fine del 2017 proprio in Regno Unito i nostri volumi sono previsti in aumento del 60%. Si tratta di una crescita frutto del lavoro svolto negli ultimi due anni, durante i quali sono state stanziate risorse su diversi fronti. Da un lato si è lavorato sulla riduzione dei corpi estranei, attraverso la realizzazione "in house" di una raccoglitrice di insalatine con sistema di rilevazione ottica; dall'altro è stato istituito un gruppo di lavoro concentrato esclusivamente su sviluppo e ricerca. Insieme a questi aspetti, l'investimento certamente più importante è stato quello in produzione sulla costa Est degli Stati Uniti, riconosciuta nel Regno Unito come unico reale sistema di back up in caso di mancanza di prodotto causato da negativi eventi atmosferici.



A proposito del vostro nuovo progetto nel continente americano: com'è nato e quali sono i prossimi sviluppi previsti negli Stati Uniti?

Nato come alternativa alle costose produzioni californiane ed in seguito alla pressione per trovare alternative alla mancanza di piogge nella valle di Salinas – centro mondiale per la produzione di insalate – il progetto per produrre insalatine sulla costa orientale degli Usa ha calamitato l'attenzione da parte dei principali operatori statunitensi dell'insalata in busta. In particolare Taylor Farms, già nostro cliente, ha deciso di partecipare direttamente al progetto in qualità di socio. Dopo un anno dedicato allo studio ed alle prove di campo, il primo step sarà quello di un impianto completo per la produzione in serra e relativo centro di raffreddamento e spedizione su una superficie di circa 80 ettari di cui almeno 50 coperti.


Nella foto: produzione di radicchio nella Valle di Salinas, USA

In Italia siete presenti con il marchio Valfrutta e avete attirato l'attenzione soprattutto attraverso la "Linea Benessere". Come sta andando?
L'interesse verso questo nuovo progetto sta crescendo in maniera costante. È nato con l'obiettivo di portare sul mercato italiano qualcosa di nuovo: abbiamo messo a frutto la nostra capacità produttiva, valorizzando materia prima inusuale per il nostro Paese ma già largamente diffusa e commercializzata all'estero, e al contempo abbiamo proposto una nuova lettura al consumatore. È una insalata diversa, grazie alla presenza di semi, bacche e frutta secca, non semplicemente "leggera" bensì apportatrice di reali benefici all'organismo – studiati e conformi alle normative Efsa – per un sostegno al proprio benessere, con grande soddisfazione anche a livello gustativo. Dal punto di vista distributivo, dopo il primo anno di test nel Nord Italia ora si sta diffondendo il referenziamento su diverse catene.



Può approfondire meglio com'è stata costruita la nuova referenza?
Come per le prime cinque referenze, a livello di ingredientistica l'ispirazione è arrivata dall'esperienza all'estero. Alcune essenze come il Kale e i Semi di Canapa, molto in voga negli Stati Uniti come "super food", hanno attirato la nostra attenzione. La conferma di essere sulla buona strada ci è però arrivata dalla ricerca: una indagine sui consumatori ha messo in luce le diverse percezioni a livello di gusto e salute su vari ingredienti. Il mix è stato poi selezionato sulla base del beneficio salutistico identificato, tale da raggiungere la quantità di nutrienti necessarie al raggiungimento dell'effetto sull'organismo, e poi orchestrato a livello di sapori dallo Chef Dario Ferri, responsabile Ricerca & Sviluppo delle referenze a livello gustativo.

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