Liturri (Agricoper): con l'uva è una questione di «tempi»

Per il manager pugliese meteo, biologia e logistica sono fattori chiave

Liturri (Agricoper): con l'uva è una questione di «tempi»
“La campagna 2016 dell’uva da tavola è stata caratterizzata, nella sua prima parte, da un andamento piuttosto altalenante, soprattutto per la varietà Vittoria che, a causa di condizioni climatiche anomale nei mesi di maggio e giugno, quindi durante la fase di fioritura, ha presentato livelli qualitativi leggermente al di sotto della norma. Al contrario, attualmente l’uva Italia si presenta con caratteristiche organolettiche ed estetiche assolutamente eccezionali. Intanto continua l’interesse per le uve senza semi, molto apprezzate dai consumatori, nonostante la forte concorrenza di Spagna e Grecia, che fa registrare un calo dei prezzi abbastanza importante”. Questo, in sintesi, il quadro sul mercato dell’uva da tavola di Domenico (Nico) Liturri, sales e marketing manager alla guida dell’azienda pugliese Agricoper con i fratelli Giuseppe e Vito.

“D’altra parte – continua Liturri - la percezione di una partenza rallentata della campagna è dovuta alla combinazione di due fattori: ad agosto consumi bassi in tutta Europa e surplus di offerta dai Paesi del bacino mediterraneo, Spagna, Italia e Grecia”.



Ma in casa Agricoper la stagione 2016 sarà sicuramente ricordata per il lancio ufficiale dell’uva Cotton Candy nel suo packaging innovativo, studiato e realizzato appositamente. “La varietà - dice Liturri - dall’inconfondibile sapore e profumo di zucchero filato ha fatto il suo ingresso nella grande distribuzione italiana in Piemonte, Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna. I feedback da parte dei consumatori sono molto positivi, tutti conquistati di primo acchito dalla confezione attraente e, poi, dal gusto davvero eccezionale dell’uva”.

Con una produzione di 10-15.000 tonnellate l'anno, l'uva Agricoper è sui mercati esteri da anni. “Per quanto riguarda l’export verso il Regno Unito – commenta il sales and marketing manager pugliese - siamo stati penalizzati dalla svalutazione del 10% della sterlina e sicuramente nei prossimi anni occorrerà seguire con attenzione la questione Brexit e le sue eventuali conseguenze”.

Altro tema sensibile per il settore è la logistica. “I tempi commerciali devono tener conto di quelli biologici del prodotto, ma dipendono anche dai tempi logistici. Per l’ortofrutta è fondamentale che tutti i processi produttivi e logistici (preparazione degli ordini, raccolta in campo, confezionamento, gestione della catena del freddo e carico, ndr) siano perfettamente coordinati e organizzati – conclude Liturri - In Italia, poi, i costi del trasporto su gomma sono sicuramente più elevati rispetto alla media europea e questo non può non incidere sul prezzo di vendita delle merci”.

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