Duecento specialità ortofrutticole al Salone del Gusto

Al via ieri l'evento internazionale che, per la prima volta, si tiene nelle strade di Torino

Duecento specialità ortofrutticole al Salone del Gusto
E' partito ieri a Torino e prosegue sino a lunedì 26 il Terra Madre Salone del Gusto, festival biennale ideato da Slow Food e dedicato alla cultura del cibo. Per la prima volta, dopo vent'anni, la manifestazione "scende" nelle strade della città (e nei viali del parco del Valentino) dove sono attesi più 7mila delegati da 143 nazioni, a scoprire le migliaia di comunità del cibo della rete di Terra Madre e le 505 produzioni – marginali o a rischio d'estinzione – tutelate da Slow Food.

Il tema dell'edizione 2016 è "Voler bene alla terra", un concetto che dovrebbe essere "un imperativo" della società moderna, secondo gli organizzatori. "Bisogna difendere le economie locali, mortificate da trattati internazionali di libero scambio – ha spiegato a La Stampa il fondatore di Slow Food Carlo Petrini (nella foto) – Non possiamo accettare che produzioni virtuose come le nostre siano messe in concorrenza con produzioni che non rispettano gli standard di igiene e qualità".

Per quanto riguarda gli spazi allestiti, sono più di 1.000 gli espositori (da 100 Paesi) e quasi 200 i prodotti ortofrutticoli promossi. E' molto rappresentata l'area balcanica con una decina di frutti e ortaggi, tra cui l'aglio sarac di Ljubitovica (Croazia), il peperone di Bukovo (Macedonia) e il cavolo cappuccio di Futog (Serbia). Altri cibi esteri che attirano curiosità sono il pomodoro rosa di Kurtovo Konare, proveniente dalla Bulgaria, il licurì dal Brasile, i datteri egiziani dell'oasi di Siwa e le antiche varietà di banane di Yogyakarta (Indonesia), servite fresche, in purea, fritte o essicate. Ma c'è anche un frutto della famiglia del cacao che, per il suo contenuto di caffeina, si presta a essere consumato a fine pasto per favorire la digestione e durante la giornata per migliorare la concentrazione. Si tratta della Cola di Kenema, presidio Slow Food della Sierra Leone.

Spostando l'attenzione sulla frutta e verdura made in Italy, non è difficile incontrare tra i vicoli del centro coltivatori di albicocche di Scillatopere (Sicilia), di pere Cocomerina dell'Emilia-Romagna e di antiche varietà di mele piemontesi e dell'Etna (Sicilia). Si possono poi gustare frutti stagionali come i fichi secchi di Carmignano (Toscana) e quelli Reali di Atessa (Abruzzo), nonché numerosi pomodori, come la varietà Pera d'Abruzzo. In totale le specialità italiane di frutta, ortaggi ed erbe aromatiche sono più di 130, tutte accomunate da uno straordinario capitale umano e da un'importante voglia di farsi conoscere. L'ingresso al Terra Madre Salone del Gusto, che quest'anno offre ben 935 eventi collaterali, è gratuito.

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