Apofruit, piattaforma per spingere il bio toscano

L'inaugurazione lunedì al Mercafir di Firenze. Fornari: prossimo step il Sud

Apofruit, piattaforma per spingere il bio toscano
Due celle frigorifere, sale di lavorazione con sei linee per il confezionamento, deposito, uffici. Il tutto ospitato su una superficie di oltre 2.000 metri quadrati all'interno del Mercafir (Centro Alimentare Polivalente) di Firenze. 

La nuova piattaforma di lavorazione e confezionamento di Vivitoscano, società del Gruppo Apofruit nata nel 2009 e specializzata nella distribuzione di ortofrutta biologica, si prepara al taglio del nastro ufficiale. L'inaugurazione, programmata per lunedì 27 novembre, vedrà la partecipazione di presidente e direttore generale di Vivitoscano, rispettivamente Massimo Biondi ed Ernesto Fornari. Assieme a loro ci saranno il direttore finanziamenti e progetti del Gruppo Apofruit Mario Tamanti, il presidente di Mercafir Angelo Falchetti, l'assessore all'agricoltura della Toscana Marco Remaschi e il vicepresidente vicario Legacoop Toscana Leonardo Cianchi.

Il Gruppo Apofruit detiene il 90% di Vivitoscano, mentre il restante 10% è posseduto da Galandi (5%) e Gruppo Cft (5%), quest'ultimo operante nel settore dei trasporti.

"Nel 2015 – dichiara il presidente Massimo Biondi – abbiamo realizzato un fatturato di 9,5 milioni di euro sul canale commerciale della Gdo e su quello della ristorazione collettiva e commerciale. Ad oggi, registriamo un trend di crescita del 13,5%". La nuova struttura, nata nell'ambito di un Progetto integrato di filiera finanziato dalla Regione Toscana all'interno dei Piani di Sviluppo Agricolo, consentirà di operare più agevolmente per soddisfare la crescente domanda di prodotti biologici da parte del mercato. "Ci permetterà – ha sottolineato Biondi – di seguire al meglio questo sviluppo valorizzando soprattutto il prodotto delle aziende agricole locali partecipanti al progetto".



L'opera risponde in pieno alle finalità del Pif: realizzare interventi per favorire l'integrazione fra i diversi soggetti che operano nell'ambito della filiera e migliorare le relazioni di mercato per i prodotti ortofrutticoli toscani, con particolare riferimento a quelli ottenuti da agricoltura biologica. Di rilevante importanza è stata l'attività svolta da Legacoop Toscana per coordinare gli attori dell'operazione: dalle aziende agricole alle imprese di lavorazione e commercializzazione ai soggetti operanti nel campo della ricerca e sviluppo.

"Questa inaugurazione ha un valore importante per il mondo della cooperazione – evidenzia Leonardo Cianchi, vicepresidente vicario di Legacoop Toscana – Il nuovo magazzino è una tappa fondamentale della costituzione della rete fra le eccellenze toscane e dell'Emilia Romagna che può valorizzare la logica di filiera e incrementare la diffusione dei prodotti agricoli bio. Abbiamo lavorato insieme per arrivare a questo risultato, che vogliamo rappresenti un punto di partenza verso nuove sfide. La nostra mission principale è quella di impegnarsi insieme nella progettazione di soluzioni che ci rafforzino sul mercato, tutelino il consumatore e facilitino il lavoro dei produttori e dei conferitori".

"La Toscana – dice a Italiafruit News Ernesto Fornari (nella foto), direttore generale di Vivitoscano e di Canova, società licenziataria del marchio Almaverde Bio – è una regione che ama molto il localismo e i prodotti ortofrutticoli a chilometro zero. La nuova piattaforma – ha proseguito – ci permette di lavorare e confezionare, 24 ore su 24, ortofrutta biologica toscana di prima e quarta gamma, e di effettuare le consegne in tempi giusti e in tutte le zone della regione, da Nord a Sud, fino a sfiorare il territorio romano dove operiamo con Viviromano".

"Il nostro obiettivo – aggiunge Fornari – è spingere e valorizzare il biologico locale certificato. A questo proposito, stiamo proponendo alla Gdo toscana di espandere la gamma delle produzioni ortofrutticole sfuse".

Per il futuro, osserva il Dg di Canova, c'è anche l'intenzione di sviluppare il mercato bio del Meridione. "Con Viviromano copriamo Lazio, Umbria, Campania e Abruzzo. Stiamo cercando, ora, – conclude – di avere una presenza diretta anche nel Sud, in modo da sviluppare una logistica efficiente per rifornire quotidianamente i nostri clienti di Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.

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