Santambrogio: «Ecco come VéGé seduce il consumatore»

Con la tecnologia il Gruppo distributivo dà informazioni ad alto valore aggiunto

Santambrogio: «Ecco come VéGé seduce il consumatore»
Nasce dalla collaborazione con aziende che “come noi hanno quasi una visione onirica” la nuova era della comunicazione del gruppo VéGé (acronimo olandese di Verkoop Gemeenshap, “vendere insieme”), primo gruppo distributivo ad arrivare in Italia nel 1959. Ne è convinto Giorgio Santambrogio, amministratore delegato del gruppo, che il 2 dicembre scorso a Milano ha illustrato al pubblico presente quanto l’insegna ha fatto in termini di comunicazione e marketing all’interno dei punti di vendita. A iniziare dall’in-store loyalty (Benvenuto! Hai guadagnato 100 punti Delizie) e l’in-store marketing (Per te 1 euro di sconto sui croccantini gatto Delizie VéGé), fino all’in-store positioning (Sei nella corsia dei soft drink, nella corsia di fianco ci sono in promozione le patatine) e l’in-store analytics (Questo cliente ha visitato questa corsia sei volte nell’ultimo mese).



“La nuova concezione che abbiamo – ha detto Santambrogio - è che il vero momento della verità si dilati lungo tutto il percorso d’acquisto. Per cui abbiamo un momento in cui c’è uno stimolo, che può essere inviato dappertutto. Il momento zero della ricerca delle informazioni è fuori del punto di vendita, pre-shopping o forse addirittura a casa. Ma abbiamo anche un primo momento della verità molto importante di fronte allo scaffale, che ci sarà sempre. E poi un secondo momento, che corrisponde all’esperienza, la capacità cognitiva di capire supportata dalla tecnologia beacon”.

“Oggi – ha spiegato l’ad di VéGé - il cliente viene finalmente raggiunto in ogni momento della verità. Detto questo, già dall’anno scorso, abbiamo inserito in oltre 300 punti vendita la tecnologia del beaconing. Per cui un brand industriale, un brand commerciale, può comunicare al cliente in quel momento e in quello spazio predefinito, una qualche informazione pertinente durante la fase di acquisto e, in questo modo, il retailer ha dato un’informazione di valore”.

Se nel 2002 Gruppo VéGé è stato il primo a “georeferenziare tutti i pdv e quelli della concorrenza, tutti i milioni di clienti afferenti ai nostri bacini di utenza e a capire da dove venivano e quale era la loro dispersione nel dintorno di un pdv”, nel 2015 è stato il primo ad annunciare il beaconing all’interno del pdv e oggi “lanciamo un’integrazione di cui non c’è esperienza in Italia. Vale a dire, il concetto di geo-targeting integrato a beaconing e geo-fencing”.

Dunque, il canale di advertising del futuro giocherà su tre aspetti chiave, il near-store (con la notifica nei pressi del pdv), l'in-store (notifica all’interno del negozio) e il near-product (notifica davanti al prodotto).



“In tal senso, Gruppo VéGé vuole essere pioniere e giocare intelligentemente con la tecnologia a disposizione – ha spiegato Santambrogio - Con il geofencing possiamo raggiungere il cliente e stimolare in modo proattivo il suo interesse, invitarlo a entrare nel pdv e dargli una sorta di benvenuto personalizzato tramite il beacon. Per concludere, poi, grazie alle apposite app – per le quali ha dato il consenso ad essere contattato - con il messaggio a dieci centimetri dal prodotto. Per la prima volta il retailer è protagonista assoluto e gestore del canale di advertising digitale del futuro all’interno dei suoi punti vendita”.

“Grazie all’accordo con JoinTag e il progetto Kariboo – ha concluso Santambrogio - utilizzando i beacon e la tecnologia di Cefla, VéGé ha oltre 6,2 milioni di utenti che può contattare con permission marketing nei suoi 2.474 pdv, scaricando una potenza beacon di 300 pdv già attivi in tutto il territorio italiano, e ai quali può dare un’informazione ad alto valore aggiunto”.

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