«Limoni, produzione siciliana in ritardo»

Per La Costiera si chiude un 2016 positivo, volumi in crescita del 20%

«Limoni, produzione siciliana in ritardo»
Alle spalle un'annata d'oro per il limone, davanti una campagna con più di un'incertezza. Ma quella maggiore, come spiega il patron de La Costiera, Ferdinando Vinaccia, a Italiafruit News, è il ritardo nella maturazione dei limoni siciliani. “Il clima autunnale l'ha rallentata - l'analisi dell'imprenditore –  nei primi due mesi di campagna i volumi sono stati ridotti e da adesso a febbraio c'è il rischio di veder concentrati i quantitativi: potremmo avere un affaticamento del mercato, bisognerà vedere come questo influenzerà vendite e prezzi. Prezzi che per ora rimangono discreti, ma il timore sugli effetti del concentramento dell'offerta c'è”.

Per quanto riguarda il Limone di Sorrento Igp, Vinaccia è soddisfatto della campagna commerciale che si è chiusa nell'ottobre scorso. “Buoni i volumi e sostenuti i prezzi. A inizio gennaio sono previsti i primi nuovi stacchi, ma il grosso della raccolta ci sarà da marzo in poi. Il 2016 è stato positivo, pure per il prodotto di importazione, e il mercato è stato vivace, anche per la mancanza di prodotto estivo spagnolo. Quest'anno sul mercato c'è prodotto coltivato in Basilicata che è qualitativamente valido e spunta prezzi più sostenuti. Ora attendiamo di scoprire gli effetti dell'ondata produttiva siciliana. Noi siamo comunque ottimisti, ce la mettiamo tutta per soddisfare i clienti”.



La Costiera chiuderà il 2016 con un 20% di volumi commercializzati in più rispetto allo scorso anno. L'azienda ha proprie coltivazioni a Sorrento e poi nel Lazio e in Sicilia. “Lavoriamo anche sul fronte dell'innovazione varietale – prosegue Vinaccia – stiamo cercando di rivoluzionare i vecchi impianti in favore di un prodotto di maggiore qualità, più gestibile e che soddisfi il consumatore. Guardiamo all'esperienza della Spagna”.

Oltre all'innovazione varietale c'è un altro aspetto importante per La Costiera: la logistica. “Abbiamo una nostra azienda che da dieci anni opera con una ventina di automezzi. Avevamo l'esigenza di gestire internamente gli aspetti logistici – conclude Vinaccia – e così ci siamo strutturati per servire al meglio i nostri clienti”.

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