Macfrut e sistema Italia in vetrina a Pechino

Presentata l'edizione 2017 della fiera che vuole agevolare il rapporto con la Cina

Macfrut e sistema Italia in vetrina a Pechino
Macfrut si presenta a Pechino e punta a diventare “testa di ponte” per il business di ortofrutta e tecnologie tra Italia e Cina, Paese partner dell’edizione 2017, alla quale parteciperà una qualificata delegazione del colosso asiatico. Contenuti e obiettivi della rassegna in programma a Rimini dal 10 al 12 maggio sono stati illustrati venerdì scorso alle 10.30 locali alla presenza di una folta rappresentanza di importatori e giornalisti cinesi. Al tavolo, il presidente di Cesena Fiera, Renzo Piraccini, rappresentanti dell'Ice, dell'Ue, del ministero dell'Agricoltura cinese, dell'ambasciata italiana in Cina, l’assessore all’agricoltura della Basilicata, Luca Braia, il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi. In sala svariati rappresentanti di aziende italiane aderenti al progetto Freshness from Europe di Cso Italy che hanno approfittato dell'appuntamento per cercare o consolidare contatti. Made in Blue, nel pomeriggio dello stesso giorno, ha organizzato a sua volta un incontro con i media.

In primo piano, nella conferenza stampa ospitata nello Spazio Italia dell'Ice, i contenuti della fiera (la principale novità riguarda l’organizzazione di voli per i top buyer da Rimini al Metapontino, cuore della regione partner e culla della produzione di fragole italiane); sullo "sfondo", l’annoso tema delle barriere fitosanitarie che oggi impediscono l’export alle produzioni Made in Italy, eccezion fatta per i kiwi (cliccare qui per leggere gli interventi di Salvo Laudani e Giulia Montanaro a corollario della conferenza stampa). 



Dopo l’intervento iniziale di Enrico Berti dell’ambasciata italiana nella capitale cinese, che ha auspicato una celere risoluzione dei dossier aperti (agrumi) e l’avvio di ulteriori pratiche per le produzioni di eccellenza italiane (mele e pere su tutti), il direttore dell’Ice di Pechino Amedeo Scarpa ha sottolineato come l’ortofrutta sia prodotto molto importante per il piano quinquennale cinese, popolazione sempre più sensibile al tema al cibo di qualità e alla salubrità: “Macfrut più che una fiera è un concept che risponde in pieno a queste esigenze controllando tutta la filiera in maniera verticale”. La delegazione cinese attesa a Rimini, istituzionale e commerciale, sarà selezionata da fiera e Ice.

Alessandra Ravaioli ha illustrato il progetto Freshess from Europe ricordando che raggruppa il 60% offerta italiana per un valore di 5,3 milioni di euro e svolge attività in Usa, Canada, Cina, Giappone, Emirati Arabi per promuovere i valori della dieta mediterranea: “La Cina è fondamentale per i kiwi italiani, speriamo si possa partire al più presto anche con agrumi e mele”, ha detto.



Il primo cittadino di Cesena Lucchi ha ricordato che “la Romagna 100 anni fa era territorio povero e si è sviluppata proprio grazie a un’agricoltura che ha puntato su innovazione e qualità, alimentando un modello integrato fatto di ricerca continua del benessere, per garantire uno standard elevato di vita. Innescare un rapporto virtuoso con la Cina è per noi una grande opportunità, oltre che un onore”.

Piraccini ha illustrato quindi nel dettaglio Macfrut: "Una rassegna e un progetto in fase di forte rilancio internazionale, dove è possibile trovare il meglio della filiera italiana e internazionale". "Gran parte delle tecnologie che si trovano in Cina sono italiane", ha aggiunto il presidente di Cesena Fiera sottolineando che "le imprese cinesi che hanno frequentato la nostra rassegna, in questi 16 anni, sono state molto contente perché è una fiera concreta, di business, ed è in crescita: nelle ultime due edizioni è cresciuta del 100%, nell'ottobre 2016 ha messo insieme oltre mille espositori su 40mila metri quadrati con un migliaio di buyer internazionali".
"Non solo - ha detto ancora Piraccini - dei 38mila visitatori, il 24% sono arrivati dall'estero, in particolare dall'Africa, realtà di grande interesse per la Cina".

Macfrut esporrà prodotto fresco ma anche sementi, tecnologie, logistica, packaging. Per la prima volta, inoltre, la presentazione delle macchine avverrà in campo "dentro la fiera", su una superficie di 30 metri per 20, con 70 centimetri di profondità, dove si vedranno le macchine agricole all’opera riprese da droni.



Prodotto simbolo dell'edizione 2017 la fragola, regione partner la Basilicata. Ad ampliare ulteriormente l'offerta della kermesse, Macfrut Gourmet, Macfrut Bio e New retail solution, confermato, arricchito e ancora più innovativo dopo il successo dell'esordio. 

Sollecitato dalle domande del pubblico, Piraccini ha sottolineato che Macfrut guarda con interesse a partnership con realtà fieristiche cinesi "ma - ha puntualizzato - bisogna considerare che al momento la Cina è per noi più interessante per le tecnologie che per il prodotto fresco, stante le numerose preclusioni da cui si salva solo il kiwi". E ha ribadito per questo la necessità di necessità di fare squadra (cliccare qui per leggere la rubrica di venerdì) per entrare con l'ortofrutta italiana in più mercati.

L'assessore alla Basilicata Braia ha definito "grande opportunità il poter presentare la sua regione in una fiera che ha scelto l’internazionalizzazione per proporsi al mondo". "La fragola è il frutto di riferimento della Basilicata, che ne è leader per qualità e quantità, oltre che patrimonio di grande biodiversità". I numeri raccontano di 54mila aziende agricole, 720mila ettari destinati al settore primario, 28mila dei quali per l'ortofrutta e 7mila per gli agrumi (con una produzione di 12mila tonnellate); novecento gli ettari a fragola, con un fatturato di 75 milioni, dieci le Organizzazioni di produttori. La Regione sarà a Macfrut con uno spazio di oltre 200 metri quadrati e lancia il progetto "Flight in Basilicata": operatori e buyer di tutto il mondo potranno arrivarvi con voli privati dalla Romagna per conoscere produzioni e produttori locali. Con tanto di tappa a Matera, capitale europea della cultura nel 2019.


Reparto ortofrutta di un supermercato "top" a Pechino
 
A seguire Jerome Lepaintre, consigliere del ministro della Salute e Food per la delegazione Ue in Cina, ha fatto il punto sull'interscambio tra Paese asiatico e Unione Europea, mentre Li Yan, del ministero dell'Agricoltura dello Stato asiatico, ha sottolineato come la Cina sia Paese di consumi ma anche di commercio, e che nell'ultimo anno ha aumentato del 17% le importazioni, sfiorando i 160miliardi di dollari; nel settore ortofrutticolo il bilancio è in rosso, gli acquisti dall'estero superano infatti sensibilmente le vendite oltre confine. 

Al termine della conferenza stampa, prima delle domande dei giornalisti, Ernesto De Martinis, Ceo di Coface Italy, ha illustrato i servizi aziendali legati all'assicurazione dei rischi. "Il mancato pagamento - ha sottolineato - è un pericolo concreto che interessa ormai il 35% del totale del fatturato di settore".

Cina come frontiera da esplorare e affrontare  con convinzione dal punto di vista imprenditoriale ma anche "politico", dunque: il 20% circa della popolazione cinese, circa 1,4 miliardi di persone, ha raggiunto un benessere che la porta a cercare prodotti d’importazione di qualità. E l'Italia può fare, e dare, di più. Macfrut ci prova e spinge sull'acceleratore.

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