Eurispes: «Un italiano su quattro si sente povero»

Consumi, potere d'acquisto, risparmi: le evidenze più significative del Rapporto Italia 2017

Eurispes: «Un italiano su quattro si sente povero»
"Un italiano su quattro si sente povero" e "quasi la metà delle famiglie non riesce a fare quadrare i conti a fine a mese". Lo dice l'Eurispes-Istituto di studi politici, economici e sociali nel Rapporto Italia 2017, presentato ieri a Roma, nel quale emergono ancora una volta dati che non fanno ben sperare per la ripresa dei consumi e il miglioramento della situazione economica nazionale.

Secondo lo studio, infatti, il 24% circa degli italiani afferma di sentirsi "abbastanza" (21,2%) e "molto" (3%) povero, e quasi il 55% conosce "alcune" (34,6%) e "molte" (20,1%) persone che si trovano in una condizione di indigenza. A soffrire maggiormente la povertà sono i single (27%) e le famiglie monogenitore (27%) che vivono al Sud Italia (33,6%), con la perdita del lavoro che rappresenta la prima causa dichiarata (76% circa).

Il rapporto 2017 evidenzia poi che il 48,3% delle famiglie – l'1% in più rispetto all'anno precedente – non riesce ad arrivare alla fine del mese e il 44,9% per arrivarvi sono costrette a utilizzare i propri risparmi. Per l'Eurispes, nell'ultimo anno solo una famiglia su quattro è riuscita a accumulare denaro. Motivo per cui alcuni nuclei hanno dovuto mettere in atto strategie anti-crisi, come tornare a casa dai genitori (13,8%), farsi aiutare da loro economicamente (32,6%) o nella cura dei figli (23%).

"Il 61,5% degli italiani – si legge nella sintesi del rapporto – conosce persone che devono chiedere costantemente aiuto a parenti e amici; il 49% che non possono permettersi un posto dove abitare; il 48,2% che non hanno i mezzi per far studiare i propri figli; il 41,9% che non possono permettersi di curarsi; il 41,3% che non possono mantenere i propri figli; il 39,3% che devono rivolgersi alla Caritas e il 25% che si sono rivolte ad un usuraio per ottenere a somme altrimenti non reperibili".

Parallelamente, quasi la metà dei cittadini (48,5%) ha notato anche una riduzione del proprio potere d'acquisto, mentre sei italiani su dieci sono convinti che le tasse non sono state abbassate nell'ultimo periodo. "I tagli alle spese – prosegue lo studio –sono stati più alti per i consumi superflui. Rispetto all'anno scorso si va meno nei discount (-6,2%)", un canale cui si è rivolto comunque il 57% degli italiani per acquistare prodotti alimentari. Il 69,7% (+1,7%) dei consumatori si dichiara disposto a "cambiare marca di un alimento se più conveniente" e, al contempo, stanno cominciando a diffondersi formule di baratto tramite internet (17,8%).

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