Ortaggi, pratiche sleali della Gdo in Spagna?

Crollo dei prezzi all'origine: indagine ministeriale su sollecitazione di Asaja

Ortaggi, pratiche sleali della Gdo in Spagna?
Presunte pratiche abusive e sleali della grande distribuzione nel settore spagnolo degli ortaggi. Su questo tema il ministero iberico delle Politiche agricole, alimentari e ambiente (Magrama) ha aperto una indagine dopo la denuncia dell'associazione agricola Asaja, secondo cui i prezzi alla produzione di quasi tutte le verdure fresche coltivate nella provincia di Almeria, tra i maggiori distretti orticoli d'Europa, sono crollati senza motivo a partire dall'ultima settimana di gennaio.

Asaja-Almeria rileva, in particolare, quotazioni pagate agli orticoltori in calo dell'85% rispetto alle due settimane centrali del mese. "Questo crollo – spiega l'associazione – non è giustificato poiché non considera l'importante riduzione produttiva di quelle settimane", condizionate dal maltempo, e "non è stata accompagnata da una corrispondente flessione dei prezzi al consumo".

In Almeria sono presenti più di 30mila ettari di serre adibite alla coltivazione di ortaggi, destinati prevalentemente all'esportazione in Europa. "La filiera non è attualmente sostenibile – evidenzia Asaja-Almeria – in quanto i prezzi pagati ai produttori di verdure di prima necessità come pomodori e melanzane non raggiungono nemmeno i costi di produzione, in una situazione di mercato non eccedentaria".

Di fronte alle accuse dell'associazione, il governo spagnolo ha avviato un'inchiesta per analizzare l'azione delle catene della Gdo e dei loro buyer. Come spiega José Miguel Herrero, direttore dell'Agenzia di informazione e controllo alimentare (Aica) del Magrama, "stiamo analizzando il comportamento e l'evoluzione del mercato ortofrutticolo per vedere se vi sono state pratiche abusive o violazione di legge".

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