Regolamento omnibus e Pac, le priorità

Areflh ha aperto ieri a Bologna il dibattito sulle prospettive per l'ortofrutta europea

Regolamento omnibus e Pac, le priorità
Hanno preso il via ieri Bologna gli stati generali dell'ortofrutta europea, con l'assemblea generale di Areflh, l'associazione che riunisce 19 regioni di Italia, Spagna, Francia, Grecia, Belgio e 22 Aop (associazioni di organizzazioni di produttori) ortofrutticole con l'obiettivo di dialogare costantemente con l'Unione Europea sulle più importanti tematiche del settore, tra cui la proposta di modifica del Regolamento omnibus e le priorità su cui dovrebbe poggiare la Pac post 2020. Due argomenti che sono stati all'ordine del giorno al congresso "La Pac: bilancio intermedio e prospettive post 2020" tenutosi nella sala XX maggio della Regione Emilia-Romagna.

Areflh rappresenta il 35% del fatturato complessivo di un settore che vale 47 miliardi di euro e riunisce 3,4 milioni di aziende, quasi un quarto di tutte le aziende della Ue. "Stiamo lavorando - ha detto Simona Caselli, presidente Areflh e assessore all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna - per allargare la base associativa dell'associazione", che in Italia riunisce le regioni Emilia-Romagna, Basilicata e Piemonte e la provincia autonoma di Trento. "E' un invito – ha proseguito – che rivolgiamo alle altre regioni e ai produttori europei ed italiani, seguendo l'esempio delle sei Aop emiliano-romagnole che da quest'anno sono tutte rappresentate nella compagine".

"L'Emilia-Romagna è una delle regioni leader dell'ortofrutta europea, con più di 22mila aziende e oltre 200mila addetti complessivi, considerando anche le aziende di trasformazione", ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Il comparto ortofrutticolo emiliano-romagnolo vale 1 miliardo e 100 milioni di euro, il 26% del valore complessivo dell'agricoltura regionale e l'11% dell'ortofrutta nazionale. Tra i primati quello della produzione di pere (il 60% del totale europeo) e quello della produzione e trasformazione del pomodoro da industria. "La partecipazione alle reti europee come Areflh - ha proseguito Bonaccini - è strategica perché ci consente di portare a Bruxelles le ragioni dei nostri produttori e del nostro territorio in un confronto diretto con la Ue".
 
"Con l'incontro di oggi (ndr, ieri per chi legge) - ha aggiunto Caselli - intendiamo cominciare a discutere e ad approfondire il futuro della Pac dal punto di vista dell'ortofrutta e in maniera transnazionale. Nell'ambito della futura revisione bisognerà innanzitutto cercare di difendere l'attuale budget agricolo e mantenere almeno due pilastri. Nei prossimi anni sarà poi determinante agire sulla comunicazione ai cittadini europei, facendo capire a questi ultimi l'importanza della Pac e perché è importante migliorarla, supportando ad esempio l'indicazione dell'origine dei prodotti".

Caselli ha poi annunciato il "sì" della Commissione europea alla richiesta, avanzata dall'Areflh, di prevedere la compartecipazione al 50% da parte della Ue ai costi di intervento dei fondi di mutualizzazione per la gestione del rischio delle Organizzazioni di produttori. "La proposta, che verrà inserita dalla Commissione nel futuro Regolamento omnibus, è un risultato importante per la difesa del reddito degli agricoltori in caso di avversità, crisi di mercato, emergenze climatiche", ha sottolineato Caselli. Un risultato che si aggiunge a quello ottenuto nei mesi scorsi, grazie all'impegno congiunto con i ministeri dell'Agricoltura di Italia, Francia e Spagna, a beneficio delle produzioni integrate, con il riconoscimento da parte della Commissione che gli aiuti per le azioni agroambientali previste nei programmi operativi dell'Ocm si applicano all'insieme delle superfici impegnate dall'Op e non ad una specifica particella.

All'incontro ha relazionato anche Paolo De Castro, vicepresidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo: "In questo momento – ha riferito – è bene concentrare l'attenzione sul Regolamento omnibus: il 3 maggio si voterà la proposta mentre l'iter dovrebbe chiudersi entro settembre; così, gli Stati membri dell'Ue potranno applicarlo dal primo gennaio 2018. Si tratta di una interessante occasione legislativa perché stiamo parlando di tutta la Pac. Il Commissario europeo per l'Agricoltura Phil Hogan ha fatto tre proposte (clicca qui per consultarle sul sito www.paolodecastro.it) su semplificazione, gestione dei rischi e Ocm, largamente ben accette, ad eccezione di un unico punto: la messa in discussione della figura dell'agricoltore attivo, sulla quale chiediamo lo status quo".

"L'Ocm Ortofrutta va rafforzata e ampliata ad altri settori", ha suggerito Felice Assenza, direttore generale per le politiche internazionali e l'Unione Europea del ministero delle Politiche agricole (Mipaaf). Che ha aggiunto: "L'Italia è il primo Paese a livello europeo per valore aggiunto del settore agroalimentare e il terzo per forza lavoro. Dobbiamo comunque prevedere - ha aggiunto -che sull'attribuzione delle risorse complessive al settore agricolo, potrebbero pesare la Brexit e la necessità di risolvere i problemi di immigrazione e sicurezza".

"Occorre garantire alle Op, le pietre miliari dell'Ocm Ortofrutta, regole più semplici e un maggiore sostegno - ha ribadito Raimondo Serra, vicedirettore generale Agricoltura della Commissione europea (Dg Agri) - La modernizzazione e la semplificazione della Pac è un cantiere aperto. Il 2017 è un anno importante, una occasione di riflessione che è stata aperta a inizio febbraio con la consultazione pubblica online lanciata dalla Commissione europea".

Per Leonardo Di Gioia, coordinatore della commissione Agricoltura della Conferenza Stato-Regioni, "c'è l'esigenza di trovare nuovi strumenti per rafforzare il potere negoziale dei produttori nei confronti della distribuzione organizzata e per gestire meglio il rischio, sia in termini di calamità che di mercato/prezzo, scongiurando però il pericolo di una eccessiva finanziarizzazione dei piani assicurativi".  
 
L'assemblea generale di Areflh, che quest'anno celebra i 15 anni dalla sua fondazione, proseguirà oggi con la presentazione del programma delle attività 2017-18, del rapporto finanziario 2016 e del bilancio previsionale 2017.

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