Bio-on, bioplastica al centro di un progetto europeo

Bio-on, bioplastica al centro di un progetto europeo
La bioplastica sviluppata da Bio-on sarà al centro di un nuovo progetto europeo che, grazie ad un budget di quasi quattro milioni di euro, punta a realizzare nei prossimi anni nuovi materiali, sostenibili e biodegradabili, per il packaging alimentare.
Il progetto BioBarr (New bio-based food packaging materials with enhanced barrier properties) ha ricevuto un finanziamento di 3,7 milioni di euro dalla Bio-Based Industries Public-Private Partnership nell’ambito del Programma di ricerca e sviluppo Horizon 2020 della Commissione Europea con il Grant Agreement N. 745586 e avrà inizio il 1 giugno. BioBarr ha ricevuto un’eccellente valutazione dagli esperti scientifici indipendenti della Commissione Europea e sarà coordinato da Tecnoalimenti. Nei 4 anni di durata prevista il progetto coinvolgerà 7 prestigiosi partner europei, pubblici e privati, provenienti da Italia, Spagna, Danimarca e Finlandia.

Gli obbiettivi dei ricercatori sono: sviluppare nuovi materiali per il packaging alimentare a base biologica e biodegradabile, migliorare e potenziare le loro funzionalità barriera e incrementare le applicazioni in reali ambienti operativi all’interno delle industrie alimentari. Le ambiziose attività di ricerca e sviluppo del progetto si concentreranno sui biopolimeri PHAs (poliidrossialcanoati) prodotti con la tecnologia di Bio-on che, grazie alle elevate prestazioni termo-meccaniche, reologiche, alla duttilità e caratteristiche estetiche, non hanno pari nell’emergente mercato dei biopolimeri.

"Siamo estremamente orgogliosi di partecipare al progetto BioBarr - spiega Marco Astorri, presidente e Ceo di Bio-on - e di essere parte attiva di questo variegato team di ricercatori e aziende complementari fra loro. E' un’opportunità che ci permetterà di studiare ed elevare il potenziale della nostra bioplastica nel settore del packaging alimentare per nuove soluzioni nei settori del largo consumo".

Bio-on, quotata all'Aim su Borsa Italiana, è il partner scientifico principale del progetto e potrà contare su un contributo europeo di 800mila euro a fondo perduto per l’esecuzione delle attività di produzione, sviluppo e dimostrazione dei film di PHAs da adattare agli obbiettivi applicativi del progetto. Bio-on collaborerà inoltre alla realizzazione di uno studio completo del ciclo di vita del prodotto secondo i moderni principi del Lca (Life Cycle Assessment).

Le bioplastiche PHAs sviluppate da Bio-on, sono ottenute da fonti vegetali rinnovabili senza alcuna competizione con le filiere alimentari, garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche delle plastiche tradizionali col vantaggio di essere completamente eco sostenibili e al 100% biodegradabili in modo naturale a temperatura ambiente. Per questi motivi le bioplastiche PHAs di Bio-on hanno dimostrato di avere un grandissimo potenziale come sostituti dei polimeri convenzionali attualmente usati nell’imballaggio dei prodotti alimentari.
Per aumentarne l’adozione in questo settore di mercato il Progetto BioBarr si concentrerà nelle implementazioni della capacità dei PHAs di proteggere gli alimenti (proprietà barriera) attraverso la validazione su una serie di prodotti alimentari con diverse esigenze di conservazione (shelf-life).

"I prodotti alimentari generano molti scarti plastici da imballaggio. L’idea del progetto è nata per rispondere ad esigenze manifeste dell’industria alimentare di offrire al mercato prodotti alimentari con un tempo di conservazione lungo combinato con soluzioni di confezionamento rispettose dell’ambiente", dice Raffaello Prugger, direttore generale di Tecnoalimenti.

Fonte: Bio-on