Cresce la «fame» di insalate. Import a 1,4 miliardi

I dati di Fresh4cast sul mercato europeo. Le differenze tra Spagna e Italia

Cresce la «fame» di insalate. Import a 1,4 miliardi
Una sintesi dell’evoluzione del commercio europeo delle insalate è presentata in un video di Fresh4cast, la start-up inglese che si occupa di business and market intelligence per il settore ortofrutticolo unendo in una singola piattaforma dati aziendali, di mercato e modelli previsionali.

Il video evidenzia i principali trend relativi a prodotti e Paesi di origine. Da inizio millennio le importazioni europee di insalate nei mercati chiave (vale a dire Germania, Austria, Paesi Bassi, Regno Unito, Francia, Spagna e Italia) sono raddoppiate toccando quota 1,4 miliardi di euro.



I prodotti più importanti all’interno della categoria sono le lattughe (oltre il 60% a volume) che, ad eccezione della variante “a cappuccio”, stanno guidando la crescita del mercato. In grande ascesa anche i prodotti premium, compresi nella voce “altre insalate e spinaci”.
La Germania resta saldamente il primo paese importatore, seguita dal Regno Unito (stabile a valore) e dalla Francia.

La Spagna, invece, rappresenta il principale paese d’origine della materia prima, specialmente per quanto riguarda le lattughe, seguita dall’Italia in crescita costante per quanto riguarda il valore.

Limitatamente a quest’anno, le rilevazioni indicano anche che, nei primi due mesi, le importazioni a volume sono rimaste pressoché stabili rispetto al 2016. E questo nonostante i problemi produttivi. Le cose cambiano, però, per l’andamento a valore, che è schizzato in alto (+40%) grazie a una crescita a doppia cifra del prezzo medio di tutte le insalate.

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