Pere: prezzi giù in Cina dopo l'entrata di Belgio e Olanda

E gli Usa si concentrano sul marketing per superare la concorrenza europea

Pere: prezzi giù in Cina dopo l'entrata di Belgio e Olanda
Il settore pericolo degli Usa intensificherà l'attività promozionale nei mercati asiatici durante la prossima campagna di esportazione, in programma da fine settembre/ottobre a maggio 2018. La causa principale è la maggiore concorrenza portata da Paesi europei che sta impattando sui prezzi del frutto, soprattutto in Cina. E' quanto ha sottolineato Lynsey Kennedy, direttore marketing dell'ente di promozione Usa Pears, in occasione dell'Asia Fruit Logistica 2017 a Hong Kong.

Partecipando alla fiera per incontrare i partner importatori di Cina, Taiwan, Indonesia e Vietnam, Kennedy ha spiegato a Eurofruit come le pere di Olanda e Belgio stiano iniziando ad influenzare il mercato del frutto. "In Cina - ha detto - oggi c'è sicuramente una maggiore concorrenza. Sul mercato sono presenti molti più frutti europei ed è difficile competere sui prezzi".

Così, l'ente statunitense ha deciso per quest'anno di aumentare gli investimenti dedicati alle attività di marketing nella grande distribuzione organizzata, nei mercati all'ingrosso e nel foodservice. "Noi - ha rimarcato Kennedy - abbiamo diverse varietà dolci e croccanti da supportare, tra cui l'Anjou, sia rossa che verde, e la marrone Bosc. Pensiamo di poter fare davvero un ottimo lavoro". Saranno realizzate, in particolare, attività di consumer & trade education focalizzate sugli elementi distinitivi delle pere americane. Inoltre, in vista della Giornata mondiale della pera del prossimo 2 dicembre, sono stati già programmati eventi di degustazioni nei ristoranti con menù a tema.

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