La Doria: semestrale positiva, ma pesa Brexit

La Doria: semestrale positiva, ma pesa Brexit
Il Consiglio di amministrazione di La Doria Spa, gruppo leader nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della Grande distribuzione, ha approvato ad Angri (Salerno) la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno.
L’andamento del primo semestre 2017 è stato contraddistinto da una crescita del fatturato caratterizzata da un significativo incremento dei volumi venduti, superiori alle attese, cui si è contrapposta una dinamica deflattiva dei prezzi di vendita che ha riguardato il business industriale e che ha determinato, come da previsioni, un leggero calo della marginalità. Nel complesso, i risultati economico-finanziari realizzati dal Gruppo appaiano soddisfacenti tenuto conto del difficile contesto di mercato in cui sono stati conseguiti.

In particolare, l’attività manifatturiera, svolta dalla capogruppo La Doria Spa e dalla controllata Eugea Mediterranea Spa, ha registrato, da un lato, un incremento del fatturato (+5%) grazie a maggiori volumi venduti, dall’altra, una lieve flessione della marginalità imputabile essenzialmente al calo dei prezzi di vendita della “linea derivati del pomodoro” e della linea “legumi e vegetali”. Su quest’ultima ha pesato altresì l’aumento del costo delle principali materie prime utilizzate per tale produzione, quali i legumi secchi e di alcuni materiali di confezionamento. Molto positivo l’andamento, in termini di vendite e di profittabilità, della “linea sughi pronti” che continua a crescere sia sul mercato domestico che su quello internazionale.

Anche l’attività di trading, svolta dalla controllata Ldh (La Doria) Ltd sul mercato inglese ha registrato un aumento delle vendite (+8.6%), determinato da una crescita dei volumi e da un lieve incremento dei prezzi imputabile agli effetti dell’inflazione che ha colpito, a seguito della svalutazione della sterlina post Brexit, i principali prodotti importati in euro e/o dollaro e commercializzati dalla società sul mercato britannico. In leggera riduzione la marginalità a causa della forte pressione esercitata dalla Grande Distribuzione Inglese in un contesto inflattivo e di inasprimento della competitività in cui la Società ha privilegiato la difesa e/o l’aumento delle quote di mercato.

Sulla performance del Gruppo La Doria del primo semestre 2017 ha influito anche la dinamica valutaria con lo sfavorevole cambio di conversione euro-sterlina dei risultati della Ldh per effetto del deprezzamento della moneta inglese, accentuatasi dal terzo trimestre dell’esercizio precedente a seguito degli esiti del referendum sulla Brexit.

I ricavi consolidati si attestano a 340.9 milioni di euro, in aumento dell’1.9% rispetto ai 334.6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. A cambi costanti, il fatturato ammonterebbe a 359.3 milioni di euro (+7.4%).
Ottima performance della “Linea Legumi e vegetali” cresciuta del 7.5% (+12.2% a cambi costanti), grazie alla forte spinta dei volumi di vendita sia all’estero che sul mercato domestico, e della “Linea sughi”, in progresso del 10.6% (+12% a parità di cambio) grazie all’incremento dei volumi in particolare sui mercati oltrefrontiera.
In decremento del 3.3% la “Linea rossa” e la “Linea frutta” (a cambi costanti, in crescita la prima con +0.7% e stabile la seconda con -0.5%). Pressoché invariate le vendite delle “Altre Linee” con un -0.5% (+9.7% a parità di cambio).

Nel complesso, il fatturato del gruppo è stato generato dai “Legumi e vegetali” per il 27.4%, dai “Derivati del pomodoro” peri il 21,7%, dai “Sughi” per il 12.8%, dalla “Frutta” per l’11.6% e dalle “Altre Linee” (trading) per il 26.5%.

All’estero è stato destinato il 78.3% delle vendite, mentre il peso del mercato domestico si è attestato al 21.7%. Il principale mercato estero di sbocco è la Gran Bretagna, seguono la Germania, l’Australia, i Paesi Scandinavi, il Giappone ed altri.

Alla luce dei risultati del gruppo del primo semestre, si prevede per l’intero esercizio un aumento del fatturato grazie al buon andamento dei volumi di vendita ed una leggera flessione della marginalità rispetto al 2016.
Si conferma per l’anno in corso una congiuntura di mercato più sfavorevole rispetto al 2016 imputabile, da un lato, al ribasso dei prezzi di vendita relativamente all’attività manifatturiera, dall’altro all’aumento del costo di approvvigionamento di alcune materie prime e materiali di confezionamento.

A ciò si aggiunge la crescente pressione della Grande distribuzione e l’inasprimento dello scenario competitivo che riguarda maggiormente alcuni paesi quali l’Italia, la Germania e il Regno Unito, quest’ultimo in particolare a seguito della Brexit con il conseguente indebolimento della sterlina che implica per il Gruppo una perdita di competitività, seppur temporanea, in alcune categorie di prodotto, quali i baked beans e i legumi di cui i britannici sono produttori.

Con la campagna di trasformazione del pomodoro 2017, attualmente in fase di conclusione, si conferma il miglioramento delle condizioni del mercato delle “conserve rosse”. La diminuzione delle scorte del settore, conseguenza del calo produttivo del 2016 nel Sud Italia e la prevista riduzione dei quantitativi di materia prima che saranno trasformati a livello nazionale nel corrente anno, hanno generato un aumento dei prezzi di vendita dei derivati del pomodoro che si dovrebbe tradurre in un recupero della marginalità a partire dagli ultimi mesi dell’esercizio e in misura maggiore nel 2018, quando la produzione del “rosso” genererà ricavi.

Segnali positivi si intravedono anche per i legumi conservati - particolarmente penalizzati nel 2017 dalla citata dinamica deflattiva in termini di prezzi di vendita ed inflattiva dal lato dei costi di acquisto della materia prima - grazie al previsto miglior andamento dei raccolti, segnali che esplicheranno i loro effetti a partire dall’ultimo scorcio del quarto trimestre e pienamente nel prossimo anno.

Fonte: Ufficio stampa La Doria Spa