La solidarietà fa bene alla Roncadin

Dopo l'incendio fornitori e partner si mobilitano. La mano tesa di Zerbinati

La solidarietà fa bene alla Roncadin
Il 22 settembre un incendio ha gravemente danneggiato lo stabilimento di Meduno, in provincia di Pordenone, dell’azienda Roncadin: 22mila metri quadrati nel quale si producevano circa 500mila pizze surgelate al giorno e dove lavoravano 540 persone.
L'incendio è stato disastroso, ma la Roncadin si sta velocemente rimettendo in piedi grazie a una gara di solidarietà che ha coinvolto tutti: istituzioni, banche locali, sindacati e fornitori. E il 25 settembre, 72 ore dopo, la produzione era già in parte ripartita.

Tra le prime aziende che hanno fornito un aiuto concreto c'è la Zerbinati di Casale Monferrato (Alessandria). A renderlo noto è stata la stessa Roncadin sulla propria pagina Facebook. “Dopo i tanti messaggi di solidarietà, ecco i gesti concreti. Tra i primi che si sono fatti avanti: Zerbinati, Autotrasporti Tavano e Henkel Italia”.

“Queste iniziative sono per noi estremamente importanti – ha commentato l'amministratore delegato Dario Roncadin – Non solo perché sono tutte boccate di ossigeno che ci aiutano a ripartire, ma anche perché ci riempie di ottimismo vedere che i rapporti creati negli anni sono solidi e basati su una grande fiducia”.

In particolare, la Zerbinati ha omaggiato l'azienda pordenonese di una fornitura, viaggio compreso, di spinacino bio e di rucola utilizzata per farcire le pizze alle verdure rimesse in produzione. Autotrasporti Tavano di Coseano, in provincia di Udine, ha offerto gratuitamente i viaggi di sabato 23 settembre per spostare le materie prime di Roncadin nei magazzini decentrati. Henkel Italia, fornitrice della colla per chiudere gli astucci, ha dilazionato i pagamenti.

“Le manifestazioni di solidarietà verso di noi in questi giorni sono state davvero molte – ha aggiunto  Roncadin –. Clienti, stakeholder e territorio si stanno mobilitando e abbiamo scoperto di essere una grande famiglia”.
La Roncadin ha concordato con le organizzazioni sindacali un piano di produzione che, fino al 31 dicembre, utilizzerà al massimo le due linee rimaste disponibili, sette giorni su sette e 24 ore su 24. Nel frattempo è stato deciso per la costruzione di una nuova linea di produzione.

E mentre l’azienda sta incrementando come previsto i volumi, con l’obiettivo di superare i 2 milioni di pezzi a settimana, la famiglia Roncadin ha fatto ai dipendenti un dono simbolico, una maglietta con lo slogan “Roncadin riparte con me”.

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