Trasformazione digitale in corso per otto retailer su dieci

L'approccio hi-tech della Gdo al centro di una ricerca di Microsoft e del Retail Institute

Trasformazione digitale in corso per otto retailer su dieci
Un retail sempre più digitale e digitalizzato. Futuro? No, anche presente. Almeno stando alla ricerca di Microsoft e del Retail Institute presentata nei giorni scorsi a Milano nella sede di Eataly durante il convegno "Digital difference in retail".

L'indagine è stata condotta su 100 retailer italiani, che sono pronti a investire su strumenti di business intelligence (55%), sul cloud computing (41%) e sull’internet of things (21%). La tecnologia è nell'agenda dei distributori e otto su dieci hanno in corso progetti di trasformazione digitale. Gli obiettivi? Aumentare la produttività (67%), migliorare l'esperienza (58%), creare un maggior coinvolgimento dei clienti (57%), una più vasta comprensione e previsione del mercato (48%) e approdare all’innovazione di prodotto e servizio (47%).

Lo studio, presentato da Daniele Tirelli (presidente di Retail Institute), evidenzia come in un’azienda su cinque sia stata creata la figura del chief digital officer.

“Il retail rappresenta un settore strategico per la competitività del Paese in quanto ha il ruolo di cerniera tra aziende e consumatori e l’innovazione tecnologica può fare la differenza sostenendone la crescita e l’internazionalizzazione”, ha spiegato Silvia Candiani, ad di Microsoft Italia. “Per competere con successo in un mercato sempre più dinamico e conquistare un consumatore sempre più esigente è infatti fondamentale creare esperienze differenziate e personalizzate”.

Eataly, come scrive Il Sole 24 Ore, ha avviato con Microsoft e Capgemini Italia un nuovo progetto di trasformazione digitale. "Nei primi 10 anni del suo sviluppo Eataly ha rivoluzionato l'esperienza d'acquisto dei clienti nei suoi negozi creando un vissuto senza soluzione di continuità tra mangiare, imparare e comprare. Oggi, attraverso l'accordo strategico con Microsoft, Eataly si pone un ulteriore obiettivo: riuscire a creare un'esperienza immersiva per i propri clienti ovunque essi siano", ha dichiarato Andrea Guerra, executive chairman di Eataly. Grazie a questo progetto negli store si creerà un'innovativa interazione tra clienti e intelligenza artificiale, parallelismo tra chi compra online e chi lo fa nel negozio fisico.

Guerra ha poi spiegato al Sole che Eataly chiuderà il 2017 con un fatturato tra i 470 e i 480 milioni, e un margine operativo lordo (Ebitda) tra i 20 e i 25 milioni. "L'ambizione di lunghissimo periodo - ha dichiarato Guerra - è invece quella di arrivare a 1,5 miliardi di fatturato".

Sul fronte della Grande distribuzione organizzata è stata portata l'esperienza di Coop. ItaliaOggi ricorda l'approccio hi-tech dell'insegna, come il supermercato del futuro testato a Expo e poi replicato al Bicocca Village di Milano. "Abbiamo usato la tecnologia per modificare lo spazio e per dare più informazioni ai consumatori sui prodotti - spiega al quotidiano economico Luca Setti, e-commerce manager di Coop Italia - Inoltre la tecnologia è stata usata anche per raccogliere i dati sulle interazioni dei consumatori".

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