Caro-autostrade, mazzata sul Mercato di Roma

Pallottini: aumenti pesanti, rischiano di ripercuotersi sui prezzi. E chiede un incontro al ministro

Caro-autostrade, mazzata sul Mercato di Roma
“Un aumento intollerabile che mette in difficoltà le aziende e rischia di ripercuotersi sui prezzi dei prodotti”. Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Centro Agroalimentare di Roma, commenta così il deciso incremento del costo del pedaggio autostradale per percorrere l’A24, che ha nel casello di Settecamini lo “sbocco” naturale per accedere alla struttura. Il “caro pedaggio”, dal primo gennaio, si traduce in rincari compresi tra il 7,1% per i veicoli a tre assi, pari a 10 centesimi in più, e il 20% per auto e motociclette, pari a 20 centesimi in più, con rincari intermedi del 14,3% per camion a 4 assi (da 30 centesimi in più), del 12% per Tir a 5 assi (da 30 centesimi in più) e del 9,1% per furgoni camion a tre assi (10 centesimi) in più. Una sfilza di segni "più" che ha fatto scattare la richiesta di un incontro al ministero dei Trasporti oggi guidato da Graziano Delrio e alla Regione Lazio da parte dei vertici del Car.

“Imprenditori e operatori due e più volte al giorno fanno avanti e indietro con il Car, per cui si tratta di un vero e proprio salasso”, il commento dal Mercato capitolino. “La logica della nuova tariffazione è viziata da contraddizioni e incoerenze: il braccio dello svincolo autostradale che dalla A24 si immette sulla via Tiburtina all’altezza di Setteville, tra l'altro, fu costruito nel 2002 a spese del Car. La concessionaria autostradale ha attribuito ai 10 chilometri di sua competenza gestionale che arrivano a Settecamini dalla Tangenziale Est il titolo di tratto autostradale probabilmente più caro in Italia”.

“Non è concepibile - la denuncia di Pallottini - che i settori del trasporto, della logistica, del commercio, dei servizi alle aziende, vengano colpiti da chi non può ignorare che accessibilità e collegamenti delle aree produttive, vantaggi di insediamento aziendale, economicità di grandi piattaforme multifunzione, oggi decidono la concorrenza internazionale”. Di qui la richiesta di un incontro al Ministero e alla Regione “perché ci spieghino se dobbiamo remare verso lo sviluppo o verso le rendite da monopolio”.

E nel frattempo il manager dà un consiglio agli operatori: “servitevi anche della vecchia viabilità di adduzione al Centro Agroalimentare Roma: Tiburtina, Collatina, Nomentana, Marco Simone e Palombarese. La concorrenza fa sempre bene, anche sulle strade”.

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