La fragola e la sfida dell’eccesso salino

Biolchim: «Ecco come vincere la stanchezza del terreno»

La fragola e la sfida dell’eccesso salino
Tra i nemici della fragola c'è l'eccessiva salinità del terreno che, unita a una stanchezza dello stesso, può ostacolare lo sviluppo radicale della pianta e quindi compromettere la produttività e redditività degli impianti. Ma queste condizioni avverse, come spiega Franco Vitali (responsabile tecnico di Biolchim), possono essere affrontate e superate con l'impiego di biostimolanti.

"Il ristoppio della fragola, ossia ripetere il trapianto nello stesso appezzamento per molti anni - spiega l'esperto - può portare il terreno a manifestare la cosiddetta stanchezza. Compaiono condizioni che ostacolano il normale sviluppo della pianta come la presenza di sostanze tossiche, batteri, virus e funghi, squilibri nutrizionali... In queste condizioni l’apparato radicale della fragola non cresce adeguatamente e risulta incapace di fornire il dovuto nutrimento alla parte aerea. Nei casi più gravi, si verifica la morte della pianta".

Per la fragola, sottolinea Biolchim, il limite massimo di salinità tollerato dalla pianta è di 2000 µS/cm (valore di conducibilità elettrica). "Oltre questa soglia, l’eccesso salino determina alterazioni nei tessuti e nel metabolismo della pianta, ostacolandone i processi di crescita - prosegue Vitali - I primi sintomi, che derivano da una riduzione nella capacità della pianta di assorbire lo ione Calcio, sono il disseccamenti dei tessuti (foglie, sepali, steli e petali) e la perdita di qualità del prodotto finale. Altre conseguenze sono il manifestarsi di carenze nutrizionali (ferro, rame, manganese) e la perdita di struttura del suolo".



E Biolchim ha messo a punto una strategia sinergica, attraverso l'utilizzo di più prodotti, proprio per prevenire queste criticità. La strategia ha una parola chiave: prevenzione. E si basa su tre biostimolanti Biolchim: Nov@ Gr, Nov@ e Redusal. "La loro azione - continua il responsabile tecnico dell'azienda emiliana - evita i fenomeni di stanchezza del terreno migliorando l’attecchimento delle piantine. Viene poi favorito lo sviluppo radicale e l’assorbimento dei nutrienti e migliorato l’equilibrio vegeto-produttivo. Infine i nostri biostimolanti riducono la salinità del terreno e favoriscono l’incremento di pezzatura e qualità dei frutti".

Chi fa uso di Nov@ Gr, Nov@ e Redusal è soddisfatto dei risultati ottenuti. Ne è un esempio Franco Giuliano, fragolicoltore di Battipaglia (Salerno), che da 40 anni coltiva questi frutti nei 12 ettari delle sue due aziende. "In questa zona - spiega il produttore - ho grossi problemi con la salinità del terreno e sono costretto a impiegare varietà a cima radicata per ottenere una riuscita migliore. Con Redusal ho abbassato la salinità, i cui effetti prima erano visibili addirittura sui petali della fragola. Ho ridotto questo problema del 70-80% - aggiunge - posso dire che la salinità è praticamente scomparsa. Con Nov@ liquido, poi, ho ottenuto risultati eccezionali, perché il prodotto viene subito assimilato dalla pianta e la strategia di concimazione permette alla fragola di restare fresca e viva".

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