Isijet dà lo sprint alle baby leaf

Più qualità con meno risorse per il lattughino Isi Sementi

Isijet dà lo sprint alle baby leaf
Una tecnologia applicata al seme che consente la piena espressione della genetica in esso contenuta. Isi Sementi ha voluto dare un supporto concreto alle coltivazioni di baby leaf con Isijet: un seme innovativo, sviluppato internamente dall'azienda emiliana, che risponde in maniera immediata alla germinazione, garantisce un aumento delle rese e della qualità della produzione e permette un risparmio di risorse per un minor impatto ambientale della coltura.

Tutto questo è possibile grazie alla seed technology, come spiega a Italiafruit News Renzo Lazzarin, marketing manager della ditta sementiera di Fidenza (Parma). “Isijet identifica un seme di lattughino, particolarmente adatto ai cicli estivi: oltre alle caratteristiche genetiche di adattabilità a questo periodo, abbiamo aggiunto un plus di energia germinativa e di uniformità di germinazione. I tempi di emergenza sono ridotti del 50% e ricordiamo che il lattughino, quando le temperature del terreno superano i 22°C, è soggetto a termodormienza. Una problematica che, visti gli andamenti climatici degli ultimi anni, è estremamente sentita dai produttori”.



Isijet mantiene una germinabilità superiore all'80% anche quando le temperature raggiungono i 30°C. “La nostra tecnologia mira a rendere più pronta e immediata la germinazione - prosegue il manager di Isi Sementi - Investimenti omogenei si traducono in maggiore resa, in un prodotto più uniforme come caratteristiche intrinseche della foglia: in definitiva più volumi e più qualità con meno risorse”. La germinazione pronta e pressoché totale del seme elimina anche il problema legato a nascite tardive del seme dei cicli precedenti”.



Anche i tempi di coltivazione si riducono, considerando che tra la semina e la raccolta, in estate, trascorrono dai 18 ai 22 giorni, anche solo un paio di giorni non è un risultato da sottovalutare. L'emergenza contemporanea di tutto il seme, poi, garantisce una corretta competizione tra le piante, uniformando l'altezza e le dimensioni delle foglie, per un'uniformità di taglio. “In 24 ore i semi nascono tutti e abbiamo una crescita molto rapida e omogenea della coltura, a svantaggio delle infestanti - aggiunge Lazzarin - Si ottiene la massima standardizzazione e uno sviluppo omogeneo del lattughino significa anche un aumento della shelf life del prodotto.

Questi aspetti produttivi si traducono in un risparmio di risorse. “Dalla stessa superficie di produzione si ottiene più prodotto impiegando la stessa quantità di seme, di acqua, di concime, di manodopera di ore macchina... L'impatto a volume dei mezzi tecnici è quindi inferiore”, osserva Lazzarin.



Con la seed technology il lavoro del breeder viene arricchito di valore aggiunto. “Pensiamola come a una serie di optional che si possono aggiungere alla genetica per migliorare le performance delle piante e superare alcune difficoltà agronomiche - sintetizza il marketing manager di Isi Sementi - Come azienda abbiamo scelto di investire in ricerca diretta, con il nostro laboratorio di biologia molecolare e oggi anche col programma di seed technology, un processo di selezione e di arricchimento tecnologico del seme per offrire al produttore soluzioni sempre più complete e preformanti soluzioni che, fattore di cui siamo particolarmente orgogliosi, sono sviluppate totalmente in Italia”.

Isijet è stato presentato ufficialmente lo scorso gennaio a Guidizzolo (Mantova) nell'ambito di Agricoltura in campo. “Questa è la prima campagna commerciale per questo seme - rimarca Lazzarin - Forniamo alla filiera uno strumento per rendere più facile il raggiungimento degli elevati standard qualitativi che il mercato richiede. Perché c'è l'esigenza di avere un processo produttivo efficiente ed efficace in tutte le sue parti, a partire dal seme fino alla logistica distributiva e alla tavola dei consumatori”.

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