L'imballaggio sostenibile «batte» lo sfuso

Il Monitor Ortofrutta: nuovi trend. E Infia firma la linea 100% R-Pet

L'imballaggio sostenibile «batte» lo sfuso
Accattivante, fonte di informazioni ma soprattutto “sostenibile”: così deve essere il "packaging del futuro" secondo gli italiani, che lo hanno detto a chiare lettere nelle interviste concesse per l'ultima ricerca del Monitor Ortofrutta di Agroter, presentata in occasione di Think Fresh 2018La riduzione dei rifiuti, il rispetto dell’ambiente, sono ormai in cima ai pensieri dei consumatori: poco meno del 55%, alla domanda su cosa preferiscano fare per ridurre l’inquinamento negli alimenti in cui il contenitore di plastica è difficilmente sostituibile, ha risposto “utilizzare plastiche completamente riciclate”. Una soluzione più gettonata dell’“acquistare solo prodotti sfusi di volta in volta”, scelta dal 45%. Considerando che ancora oggi il 92% degli italiani - altro dato emerso dall’Osservatorio Agroter-Ismea - predilige comprare frutta e verdura sfusa, ne scaturisce un’indicazione precisa: il futuro passa dalla sostenibilità, dalla capacità di ridurre gli scarti e rispettare l’ambiente. Che è poi anche un modo per dare valore.



Un percorso che alcune aziende del settore packaging come Infia hanno intrapreso in modo convinto; l’azienda romagnola ha presentato nei giorni scorsi una linea completa di prodotti ottenuti da polietilene (Pet) riciclato al 100% (R-Pet 100%), proponendo confezioni che presentano le medesime caratteristiche di trasparenza e resistenza di quelle ottenute da materia prima "vergine" e, al contempo, assicurano una “triplice” sostenibilità: ambientale (vengono impiegate solo materie seconde riciclate), economica (il differenziale di costo rispetto a quello da materie prime "tradizionali" è molto contenuto) e a livello di sicurezza alimentare, grazie al processo di riciclo delle materie seconde certificato.

“Per dare valore aggiunto al prodotto e a un settore che vuole scappare dal rischio commoditizzazione - spiega il presidente e amministratore delegato di Infia Giuseppe Montaguti - bisogna imballare bene. Ciò significa proteggere la merce, riducendo lo scarto dovuto a cattiva manipolazione, all’ordine del giorno per lo sfuso, oppure alla marcescenza. C’è poi la funzione informativa, sempre più essenziale e richiesta dai consumatori. Se a ciò aggiungiamo l’utilizzo di materiali pienamente salubri e altamente sostenibili, allora chiudiamo il cerchio. In tutti i sensi”.



“Siamo l’unica azienda del settore - aggiunge Montaguti (foto sopra) - ad offrire ai clienti la possibilità di forniture di prodotto riciclato secondo le loro esigenze senza limiti di quantità, grazie alla copertura totale della capacità produttiva di R-Pet 100%. Infia ha infatti concluso il percorso di autorizzazione da parte di Efsa del proprio Supercleaning Process e oggi può operare con il proprio processo interno di riciclo registrato per garantire prodotti finiti al 100% da materiale riciclato, sicuro e sostenibile, con benefici in termini energetici, di utilizzo delle risorse e di emissioni di gas serra”.

L’R-Pet 100% rappresenta l’ultima frontiera del progetto “Infia 4 Earth” intrapreso per adeguare i processi aziendali alla filosofia della sostenibilità. Il tutto senza trascurare "l’innovazione sia funzionale che estetica dei prodotti nel rispetto della tracciabilità e della sicurezza alimentare”. 
"Insomma - conclude Montaguti  - se male utilizzata la plastica è un problema, se ben utilizzata è una risorsa".

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