Frutta di IV gamma, operazione raddoppio per Fresco Senso

Investimento da tre milioni per ampliare lo stabilimento bolognese

Frutta di IV gamma, operazione raddoppio per Fresco Senso
Fresco Senso, azienda del Gruppo Agribologna, tra i maggiori player italiani del settore ortofrutticolo, ha inaugurato ieri a San Pietro in Casale (provincia di Bologna) il suo nuovo stabilimento dedicato alla produzione di frutta di IV gamma. Un mercato in decisa espansione che muove in Italia un giro d'affari di circa 150 milioni di euro.

Nel corso dell'inaugurazione, avvenuta alla presenza di clienti, partner, operatori e autorità pubbliche, il presidente di Agribologna Lauro Guidi ha snocciolato tutti i numeri e le peculiarità del sito produttivo, aperto nel 2009, rinnovato nel 2013 e ora ulteriormente ampliato per circa 1.600 metri quadri - raggiungendo così una superfice coperta di quattromila mq - e ammodernato con nuove linee e tecnologie di ultima generazione. Macchinari che consentono l'intero ciclo di lavorazione industrializzato, a partire dalla sanificazione, sbucciatura e taglio della materia prima, per arrivare al confezionamento - con controllo manuale - e alla consegna ai clienti della frutta in cubetti pronta da mangiare in vaschetta (a secco, per il consumatore finale o in liquido osmotico, per le confezioni da tre chili per il catering).


L'esterno dell'impianto

Lo stabilimento è completamente coibentato, per garantire la temperatura - dai meno due ai più sei gradi centigradi - e preservare la shelf life del prodotto fresco, che non subisce trattamenti termici. Tra lavori di ampliamento e ammodernamento, l'investimento di Fresco Senso è costato circa tre milioni di euro, finanziati per il 35% da contributi pubblici. E, ora, l'azienda programma di aumentare la forza lavoro dai 70 ai 100 addetti, il 70% donne.

In termini di capacità produttiva, il sito di San Pietro in Casale è il primo polo di produzione per la frutta di IV gamma a livello nazionale. "Questo stabilimento - ha spiegato il presidente Guidi prima del taglio del nastro - è davvero unico per dimensioni e tecnologia. L'ampliamento di 1.600 mq ci consentirà di raddoppiare la nostra capacità fino a 30mila chili di frutta di IV gamma per giorno, equivalenti a quattro milioni di chili l'anno". Nella struttura, più in dettaglio, si lavorano cocomeri, clementine, fragole, kiwi, kaki, mele, melagrane, meloni, mirtilli, nettarine, pere, uve da tavola, ananas e altri tipi di frutta tropicale fortemente richiesti dal mercato, quali papaya, mango e cocco.


La macchina per la pelatura dell'ananas

L'impiantistica è stata interamente realizzata su misura in stretta collaborazione con i migliori costruttori del settore ortofrutta. Sono quattro le nuove linee di lavorazione già operative, tra le quali un macchinario prototipo per lo sgrappolamento dell'uva da tavola e una nuova area dedicata alla produzione di prodotti biologici di stagione, separata dal trattamento del convenzionale.


Il prototipo per lo sgrappolamento dell'uva da tavola

"Disponiamo - ha evidenziato Guidi - di un ottimo livello di tecnologie per le fasi di pelatura e cubettatura, oltre che per quella del confezionamento. Un'area, quest'ultima, che nei prossimi anni vivrà le maggiori evoluzioni grazie all'introduzione di nuove tecnologie, riguardanti ad esempio la sensoristica, che non sono ancora applicate su vasta scala. A breve, a questo proposito, installeremo una nuova linea di confezionamento e stiamo brevettando anche un nuovo impianto di pesatura automatica".

"Nel segmento della frutta fresca già tagliata e pronta, che vale circa il 5,5% del fatturato alla produzione di Agribologna, occorre mantenere elevato lo standard di qualità lungo di tutto il processo. Solo così possiamo favorire l'ampliamento dei consumi. Per questo motivo è assolutamente fondamentale disporre di strumenti tecnologici che siano non solo in grado di facilitare il nostro lavoro, ma anche di garantire un tasso di controllo qualità elevatissimo".


I prodotti confezionati pronti per il consumo

L'ammodernamento del sito riguarda anche l'energia e l'ambiente. Sono stati infatti innovati l'impianto di condizionamento e quello dedicato al trattamento delle acque reflue, mirato alla depurazione di 50mila metri cubi di acqua per anno.   

Nel frattempo, Fresco Senso si prepara a commercializzare nuovi prodotti-servizio come i mix "Energia&Gusto" e "XJ", la nuova linea di sei extrasucchi funzionali di frutta e verdura selezionata e mixata, in base a valori nutrizionali e benefici. Di recente introduzione è la Bag, il packaging innovativo e esclusivo, sugli scaffali da maggio. Trasporto semplificato e freschezza garantita, grazie al comodo manico e alla cerniera "apri e chiudi", per riporre il frutto (ananas, melone o cocomero) rimasto e conservarlo in frigo. L'anguria, in particolare, è stata selezionata dai tecnici dell'azienda con uno studio ad hoc: una varietà particolarmente innovativa, dissetante, croccante e senza semi, che non rilascia acqua in eccesso.




Nella foto di apertura: il taglio del nastro alla presenza di Lauro Guidi (a destra), presidente di Agribologna, Simona Caselli, assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna e del sindaco di San Pietro in Casale, Claudio Pezzoli.

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