Ciliegie, la freschezza paga

Punte di 7 euro/kg per l'Igp di Marostica, dal campo alla tavola entro 24 ore

Ciliegie, la freschezza paga
Il gusto di una ciliegia è determinato soprattutto da due elementi: il terreno e il microclima. Ma è la freschezza l'attributo che, più di ogni altra cosa, oggi ricercano i consumatori, come spiega a Italiafruit News Simone Corradin dell'Azienda agricola Corte Ciliegia di Mason Vicentino (Vicenza), guidata dalla moglie Alessandra Bonora, vicepresidente del Consorzio di tutela delle Ciliegie di Marostica Igp.

"Di regola - sottolinea Carradin - le ciliegie che raccogliamo ogni pomeriggio sono vendute il mattino del giorno successivo, poichè la clientela premia innanzitutto la freschezza del prodotto", oltre alla pezzatura, al colore e al sapore. Quattro valori che nell'areale dell'Igp non mancano, grazie anche alle favorevoli condizioni di tempo stabile. "Il prodotto è sano - conferma l'operatore - presenta un buon grado zuccherino e una pezzatura interessante. Inoltre, contrariamente a quanto accaduto nel 2017, i volumi raccolti si attestano su livelli medio-alti".

"Negli ultimi anni, la grandine e le forti piogge ci avevano causato ingenti perdite. Per questo motivo noi e altre importanti aziende associate al Consorzio abbiamo introdotto strutture di copertura antigrandine e antipioggia in una parte degli impianti".



"In questa campagna - prosegue - che abbiamo avviato a metà maggio, la produzione di ciliegie nel nostro territorio è stimata intorno ai 10-15mila quintali. Il disciplinare dell'Igp include 24 varietà diverse: praticamente, ogni tre giorni raccogliamo una cultivar nuova; l'ampia biodiversità disponibile è tutelata da quasi 450 famiglie che portano avanti questa tradizione centenaria, tramandata di generazione in generazione".

L'attività di vendita diretta procede spedita, con il prodotto di fascia medio-alta che registra medie di cinque-sei euro il chilo e punte massime di sette euro. Nei mercati all'ingrosso si scende invece a tre euro il chilo. Una delle confezioni più richieste è il cartone da due chili. "Si tratta - conclude Corradin - di un formato famiglia che può essere riposto in frigorifero; il cartone ondulato funge da regolatore dell'umidità e ci consente quindi di allungare la conservabilità dei frutti rispetto alle soluzioni in plastica".

La domanda di ciliegie Igp, sottolinea Mariangela Crestani, presidente del Consorzio di tutela, supera la disponibilità, e questo è importante soprattutto per una idonea valorizzazione del prodotto. Stime positive sulla domanda arrivano anche da Opo Veneto. "Stanno pagando - dichiara, in una nota, il direttore Francesco Arrigoni - la qualità certificata, l'identità e la sostenibilità del territorio, nonché l'organizzazione commerciale". A fine campagna, secondo l'Op, si potrebbe arrivare a stento a settemila quintali di prodotto Igp.

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