Pesche, ecco i motivi della crisi

Spagna e scarsa aggregazione i più gettonati nel nostro sondaggio

Pesche, ecco i motivi della crisi
La filiera ortofrutticola italiana individua due principali problematiche per il mercato delle pesche e delle nettarine: scarsa aggregazione dell'offerta e concorrenza spagnola. E' quanto emerge dal sondaggio "Secondo Voi" lanciato questa settimana da Italiafruit News.

Il 41% dei rispondenti indica proprio il mancato associazionismo come il principale "freno" alla tenuta del settore, mentre un 32% vede nella competitività delle drupacee spagnole, con volumi importanti e prezzi competitivi, la criticità più rilevante.

I cambiamenti del mercato interno - con consumatori più selettivi di un tempo e altri frutti estivi che arricchiscono l'offerta - non sono, però, da sottovalutare e nel loro complesso raccolgono il 24% delle risposte.



Risposte che devono aprire una riflessione. Sfidare la Spagna sui grandi volumi è una battaglia persa in partenza: difficile competere con l'organizzazione iberica e la sua offerta. La scarsa aggregazione italiana è sicuramente un fattore limitante, ma siamo sicuri che l'attuale offerta di pesche e nettarine - pur in forma aggregata - possa essere competitiva sul mercato e rispondere alle aspettative dei consumatori?

E qui entra in gioco il tema della qualità. Difficile pensare che la crisi strutturale delle pesche possa essere superata senza cambiare la filiera alle radici. Può essere difficile e doloroso, ma è inevitabile.

Produrre qualità - anche a scapito dei volumi - dovrebbe essere in cima ai pensieri di produttori e delle loro organizzazioni. Poi, dato per assodato questo, si può procedere con l'aggregazione: la cultura del prodotto buono, che fa vendere oggi e spinge all'acquisto anche domani, dovrebbe essere il minimo comune denominatore della filiera peschicola italiana.

I commenti sui social

Il sondaggio sulle pesche e le nettarine ha acceso il dibattito anche sulla pagina Facebook di Italiafruit News. I produttori italiani vedono nelle pesche spagnole un nemico da cui difendersi. "La Spagna inizia quasi con un mese di anticipo inserendosi con una vasta offerta nelle Gdo europea e non solo", questo il parere di un lettore che, parlando sempre degli spagnoli, aggiunge: "Sono sempre più continuativi nelle offerte settimanali con quantitativi elevati ed una qualità modesta".

C'è poi chi se la prende con le istituzioni perché non tutelano i frutticoltori della Penisola e chi suggerisce packaging più accattivanti per pesche e nettarine, confezioni che possano trasmettere più informazioni e valori.

"Produrre meno ma di qualità - aggiunge un frutticoltore - fuori da questi parametri estirpare è d'obbligo".

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