«Angurie e meloni, nodo sovrapposizione»

Il presidente del Gruppo grossisti del Mof: «Surplus difficile da smaltire»

«Angurie e meloni, nodo sovrapposizione»
Produzioni di angurie e meloni che si sono sovrapposte tra diversi areali e mercati che fanno fatica a smaltire la merce. Fotografa così la situazione Elio Paparello, presidente del Gruppo grossisti Assomercati Fedagro Confcommercio del Mercato ortofrutticolo di Fondi (Latina) e operatore storico del Mof.

“C’è tanta produzione e abbiamo ancora tante angurie e meloni che arrivano da Sicilia e Puglia - spiega a Italiafruit l’imprenditore - solo che ora sono in produzione anche gli aerali laziali e del Nord. Il clima fresco di giugno ha rallentato la campagna delle zone dove si coltiva il prodotto più precoce e ora ne stiamo pagando le conseguenze”.

Per quanto riguarda i consumi il grossista non vede variazioni particolari. “Sono sui soliti livelli - aggiunge - certo, il freddo al Nord non ha aiutato, ma il nostro problema è la maggior produzione da smaltire. Un surplus che va tutto sui mercati all’ingrosso perché la Gdo non ha di queste criticità da gestire”.

Per i meloni Paparello parla di una qualità buona. “Il retato è il più consumato, il gialletto è un prodotto alternativo che ben si adatta anche a un consumo nei prossimi mesi. Sui prezzi c’è tensione, non nascondiamolo, basti pensare che una buona anguria viene quotata sui 20 centesimi il chilo. Il problema del sistema ortofrutticolo italiano è che non produce per vendere - conclude - non c’è una destinazione sicura del prodotto e non si riesce a fare programmazione”.

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