Le priorità del ministro piacciono al mondo dell'ortofrutta

Bruni, Bianchi, Vernocchi, Piraccini, Pallottini: «Bene Centinaio, ora aspettiamo i fatti»

Le priorità del ministro piacciono al mondo dell'ortofrutta
Se le parole diventeranno realtà, l’ortofrutta italiana potrà godersi il suo "Rinascimento": il mandato è pressoché all'inizio e i principali dossier sono ancora tutti sul tavolo, ma suscita comunque un coro unanime di apprezzamenti l’intervista rilasciata a Italiafruit News dal ministro delle Politiche agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio“E’ di gran buon auspicio - commenta il presidente di Cso Italy, Paolo Bruni (nella foto sotto) - che abbia messo in rilievo due aspetti cardine per il nostro settore: la necessità di espandersi in nuovi mercati e di perseguire una maggiore convergenza di sistema. Se alle intenzioni seguiranno i fatti, sarà un gran bel modo di iniziare”.



“Le dichiarazioni del ministro Centinaio non possono che essere accolte favorevolmente”, dice il coordinatore di Fruitimprese Carlo Bianchi. “I temi affrontati sono esattamente quelli su cui la nostra organizzazione ha sempre posto l'accento negli ultimi anni, a cominciare da una strategia per l'export, per proseguire con le barriere non tariffarie, la burocrazia, per finire con l'innovazione, tema centrale dell'assemblea Fruitimprese di aprile. Fa piacere che il settore venga considerato strategico e che sia in programma un approfondimento del Tavolo ortofrutticolo nazionale, ritenuto indispensabile da tutta la filiera”.


Carlo Bianchi
 
Davide Vernocchi, coordinatore ortofrutticolo dell'Alleanza Cooperative Agroalimentari esprime “sostanziale condivisione per le priorità indicate dal ministro per il settore”. E dice di aver particolarmente apprezzato “l’impegno in tema di apertura di nuovi mercati di sbocco per le nostre produzioni e la sottolineatura della necessità di stipulare accordi bilaterali, un tema che da sempre Alleanza cooperative pone in cima all’agenda dei vari ministeri coinvolti”. “Positivo - conclude Vernocchi - anche il passaggio in cui Centinaio ha evidenziato la necessità di puntare su una filiera sempre più aggregata e su un piano organico di promozione”.


Davide Vernocchi

Innovazione e ricerca di mercati alternativi - esordisce il patron di MacfrutRenzo Piraccini - sono musica per le orecchie di chi, come il sottoscritto, su questi concetti ha posto le basi per la fiera nazionale di settore. Le risorse ci sono, vanno ben indirizzate. Invito il Ministro a definire delle priorità: una di queste è rappresentata sicuramente dall’apertura di nuovi sbocchi in primis per le filiere di mele, uva da tavola, kiwi ma anche pere, che per la loro shelf life possono prestarsi a lunghi viaggi". 

                                     

"Per le mele, in particolare - prosegue Piraccini (qui sopra) - penso al Sud Est asiatico ma anche al Messico, teatro dell’ultima missione di Macfrut: qui, le pomacee italiane potrebbero ottenere risultati straordinari sfruttando la guerra dei dazi in corso con gli Stati Uniti. L’esportazione via mare sarebbe un’ottima soluzione. Insomma, c’è un mercato veramente ampio su cui operare: cominciamo a concretizzare le tante occasioni”.



Fabio Massimo Pallottini (nella foto), presidente di ItalMercati, fa riferimento infine al Tavolo ortofrutticolo: “E’ positivo sia oggetto di attenzione da parte del ministro: va attivato al più presto coinvolgendo solo i veri attori del comparto, senza troppe sigle, affinché possa diventare un vero, concreto punto di riferimento”.

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