Uva di qualità, via alla campagna di comunicazione nei Pdv

Il progetto di filiera di Ortofrutta Italia, presentato al Mipaaft, interessa anche il radicchio

Uva di qualità, via alla campagna di comunicazione nei Pdv
Una campagna di comunicazione ad hoc per l’uva da tavola italiana: è quella promossa  dall’organizzazione interprofessionale Ortrofrutta Italia con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole e del turismo che inizia questo mese per concludersi a fine ottobre e riprendere a dicembre. L’iniziativa istituzionale di filiera, presentata ieri a Roma, interessa anche il radicchio con lo stesso timing nella fase iniziale, mentre la seconda parte si svilupperà a gennaio e febbraio per le varietà tardive.

Aiutare i consumatori a orientarsi e spingerli a scegliere la migliore frutta e verdura di stagione valorizzando le eccellenze Made in Italy: questo l’obietto della campagna che si prefigge di unire agricoltori, confezionatori, distributori e dettaglianti coinvolgendo oltre cinquemila punti vendita delle principali catene della moderna distribuzione, nonché negozi specializzati, di “prossimità” e operatori grossisti dei mercati agroalimentari. Nel concreto, la campagna prevede l’esposizione di poster informativi con indicazioni sulle principali tipologie di uva da tavola e radicchio.


Un momento della presentazione del progetto a Roma

A fare gli onori di casa ieri, nella sede del Mipaaft, c’era Pietro Gasparri, dirigente Sviluppo imprese e cooperazione, della direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica. “La comunicazione istituzionale di filiera è per noi un progetto di utilità pubblica - ha dichiarato il presidente di Ortofrutta Italia Nazario Battelli - utile a fornire informazioni ai consumatori nei punti vendita e con un più ampio e complessivo obiettivo di miglioramento qualitativo dei prodotti”. 



Ecco allora che la campagna dell’uva da tavola sarà caratterizzata da un impegno da parte dei produttori a fornire ai punti vendita solo prodotti che rispondano ai parametri di un “capitolato di qualità” teso a innalzare il livello medio. “In una stagione in cui i consumi non sono certo partiti in maniera eccellente - il commento di Donato Fanelli, coordinatore del comitato di prodotto dell'Oi - abbiamo voluto alzare l’asticella: insieme alla Gd puntiamo a offrire un’uva da tavola al 100% italiana che rispecchi finalmente le richieste degli acquirenti finali”.


Battelli (a destra) con Bellò e, nella foto di apertura, con Fanelli
 
Per il radicchio è la prima campagna di questo tipo: la divulgazione ai consumatori fa perno sulla garanzia di bontà e territorialità delle cinque Identificazioni geografiche protette venete. “Il radicchio è un prodotto di qualità, che arriva da un territorio di qualità che il consumatore italiano ha dimostrato di gradire - la dichiarazione di Cesare Bellò, coordinatore del comitato di prodotto dell'Oi - motivo per cui l’intera filiera di settore presente nell'interprofessionale ha manifestato la necessità di far conoscere sempre più l'ortaggio attivando specifiche azione di comunicazione congiunta”.



“Si tratta di un segnale importante per i consumatori italiani – la conclusione di Battelli – che oggi hanno un’ulteriore occasione di cogliere le funzioni di Ortofrutta Italia, il cui primo obiettivo è la valorizzazione del prodotto, della sua origine e della sua stagionalità, in un gioco di squadra a livello di filiera”. “Ortofrutta Italia è un laboratorio di lavoro per tutta la filiera - ha aggiunto Piero Cardine, vicepresidente vicario di Ortofrutta Italia - e la Gd non può che ribadire il suo appoggio ad azioni di comunicazione innovative come questa”.

Il progetto non si ferma qui: a inizio novembre sarà la volta della campagna istituzionale per le clementine, quindi, dalla fine dello stesso mese, toccherà al kiwi.

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