Agricoltura sostenibile, Bayer sceglie Moranda

Agricoltura sostenibile, Bayer sceglie Moranda
L’azienda agricola Moranda, di Nesente di Valpantena (Verona), è la prima azienda scelta in Italia da Bayer per il progetto Bayer Forward Farming, piattaforma di conoscenze che consente agli agricoltori di dimostrare come sia possibile fare agricoltura in modo sostenibile. Attraverso la collaborazione con esperti di Bayer e altri partner specializzati, l’agricoltore utilizza al meglio i più avanzati strumenti per la difesa integrata e adotta le più aggiornate pratiche per proteggere se stesso e l’ambiente che lo circonda in tutte le operazione agronomiche, raggiungendo così una sostenibilità a tutto tondo: economica, sociale e ambientale.

L’azienda, associata a Confagricoltura, è stata visitata nei giorni scorsi da Remy Courbon, amministratore delegato di Bayer Crop Science Italia, Fabio Minoli (direttore della comunicazione), Ingrun Alsleben (chief financial officer), Giulia Castellucci (public affairs specialist), insieme al presidente e il direttore generale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti e Franco Postorino, con il consigliere degli Affari economici dell’ambasciata della Germania, Corinna Sophia Muller e il presidente di Confagricoltura Verona, Paolo Ferrarese.

L’azienda Moranda, condotta da Giovanni Capurso insieme alle figlie, è un’impresa di media dimensione di circa 17 ettari, di cui 15 dedicati a vigneti autoctoni di Corvina, Corvinone, Rondinone, Molinara e Croatina, da cui nascono i grandi vini, Amarone e Valpolicella. Oltre al vigneto sono presenti due ettari di olivi e ciliegi. L’ordine, il rigore, la cura per l’habitat regnano sovrani. Dirigendosi verso i filari, si attraversa il ciliegeto e si entra nella fascia della biodiversità, tra rose, casette per insetti e apiari che si richiamano alla tradizione rurale antica. 

“Grazie al supporto della Bayer Forward Farming - spiega Giovanni Capurso - possiamo migliorare le nostre conoscenze e applicare le tecnologie più adatte alle nostre esigenze per raccogliere uve sane e di qualità senza sprechi e nel rispetto del territorio, in cui la mia famiglia opera da oltre 120 anni”. 

“L’acquisizione da parte di Bayer della Monsanto ha costituito l'affare più grosso mai tentato prima da un’azienda europea e denota la volontà e la necessità da parte della multinazionale di orientarsi sulle biotecnologie”, sottolinea Paolo Ferrarese, presidente di Confagricoltura Verona. “La Monsanto lascia alla Bayer un patrimonio di conoscenze inestimabili sugli ogm e sul futuro biotech per un’agricoltura veramente sostenibile, in quanto meno inquinante e più produttiva. Un incontro importante, che ci ha portato alla massima condivisione su ogm, utilizzo di minor chimica e agricoltura di precisione. Oltre a questo, abbiamo concordato sulla necessità di informare correttamente la politica e il cittadino, molto spesso spaventati da fake news che non trovano corrispondenza nella scienza. L’azienda Moranda ben rappresenta i veri obiettivi per un’agricoltura sostenibile: pochi trattamenti ma mirati e ben condotti, attrezzatura all’avanguardia e attenzione meticolosa all'ambiente fanno sì che l’uva rimanga eccezionalmente sana e predisposta ad una vinificazione d’eccellenza”.

Fonte: Ufficio stampa Confagricoltura Verona