Maltempo, patologie, cimice: ombre sulla stagione del kiwi

Si temono ripercussioni importanti su volumi e qualità. Ceradini: molteplici problemi

Maltempo, patologie, cimice: ombre sulla stagione del kiwi
Il maltempo di questi giorni ha flagellato molte aree vocate per la produzione di kiwi, dal Piemonte al Veneto, dalla Romagna al Lazio: quanto potranno incidere pioggia e vento sui volumi? E’ plausibile che le stime di inizio campagna debbano essere riviste al ribasso? Una prima risposta arriverà il 23 novembre a Bussolengo in provincia di Verona, dove vari relatori discuteranno di mercato, nuove tecniche di difesa dalla cimice asiatica, moria. Elisa Macchi, direttrice di Cso Italy, si soffermerà su andamento produttivo e mercato. Ma il suo sarà un aggiornamento sull’aspetto qualitativo, più che quantitativo: “Per un punto sui volumi affidabile occorre aspettare l'inizio di dicembre”, spiega Macchi. “Difficile dire se e quali saranno le conseguenze del maltempo: bisogna vedere a che punto era il raccolto nei diversi areali, quanto era già stato staccato e quanto ancora in pianta...”.

La stagione presenta peraltro numerosi problemi: “Temo che l’aggressività della cimice asiatica e i relativi danni siano superiori alle aspettative”, commenta Massimo Ceradini della veronese Kingfruit Srl. “Siamo nel clou del ritiro del prodotto, che si presenta tutto sommato di buona qualità anche se il vento, più della pioggia, ha causato danni. E poi c’è il problema della moria, che si è estesa a macchia d'olio, in maniera preoccupante. Insomma, anche in questa stagione i problemi non mancano davvero”.

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