Gli acini d'oro di Venezia

E nella città lagunare la frutta viene venduta a 5 euro il chilo

Gli acini d'oro di Venezia
Sorseggiare un caffè in piazza San Marco a Venezia è un'esperienza unica: seduti al tavolino davanti alla celebre Basilica, musicisti che accompagnano la degustazione, qualche piccione che svolazza qua e là... E prendere un tazzina in un bar centrale della città lagunare può rivelarsi un'esperienza unica anche per il portafoglio. Spesso finiscono sulle cronache caffè e cappuccini a 15-20 euro l'uno. D'altronde quando hai un'unicità da proporre e puoi permetterti di dare valore alla tua offerta – fatta non solo del prodotto, ma anche di un contorno affascinante – puoi spingere forte anche sul prezzo.

E l'ortofrutta? Le macedonie di piazza San Marco, purtroppo, non sono altrettanto famose come i prodotti di caffetteria. Ma in laguna aumentano gli esercizi che propongono ortofrutta da passeggio: bicchierini con uva da tavola, in questo periodo, vanno molto forte.



Parlare di acini d'oro forse è un tantino esagerato, ma per una decina di bocconi è facile spendere tra i 2 e i 2,5 euro, un prezzo che al supermercato ti consente di comprare un chilo di (buona) uva. Un chicco di Italia, quindi, viene venduto grosso modo a 20 centesimi.



Certo, c'è il servizio – ma spesso questi acini provengono da grappoli ormai “stanchi” per la vendita – ma è la proposta veneta è una piccola dimostrazione che, con il contesto giusto, è possibile incrementare il valore dell'ortofrutta.



E per una macedonia take-away, dove qui il livello di servizio è sicuramente più importante, la richiesta è in media di 3 euro a bicchiere. I fruttivendoli che si trovano passeggiando per le calli propongono spesso prodotti a un prezzo standard: 5 euro il chilo e passa la paura, che si tratti di uva, susine o mele. A Venezia funziona così.

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